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tratto dal sito Informare Per Resistere
Le scoperte delle scienze cognitive e della psicologia sociale sono molto utili per gli scopi di chi intende ritorcere contro gli esseri umani le vulnerabilità e le aberrazioni cognitive e comportamentali che li contraddistinguono.
- lenire il dolore: la scomparsa del dolore significa felicità. Si ordina a qualcuno di gettare qualcun altro in un fiume e poi lo si recupera: salvando la sua vita, si conquista un’eterna gratitudine. Diventa quasi impossibile deprogrammare la vittima di questo salvataggio fasullo. Vale anche per le crisi economiche (generate). Si crea il problema, si offre una soluzione vantaggiosa per il manipolatore: problema – reazione – soluzione. Ripristinando l’ordine si ricevono come ricompensa gratitudine e fiducia;
- disseminare un sentimento di commiserazione e condiscendenza nei confronti di chi dissente,che è ancora più efficace dell’odio. È arduo prendere sul serio le ragioni di chi è comunque destinato all’inferno, alla rovina, alla follia. Inoltre questa strategia ingenera un senso di superiorità intellettuale e morale tra le pecore del gregge. Classica è l’accusa di complottismo, che equivale ad un marchio di infamia e riduce alla condizione di appestato intellettuale chi ne è colpito (il complottismo è contagioso? Vade retro!);
- capro espiatorio / strategia della distrazione: trovare una vittima designata (ebreo, rom, straniero, gay) concentrando su di essa l’insoddisfazione, la frustrazione, il risentimento della folla, che altrimenti si rivolgerebbe contro l’élite. Le masse possono arrivare ad essere grate a chi ha fornito loro un conveniente bersaglio per il loro scontento. Odiare fa stare meglio chi soffre;
- elenchi di regole: indurre le pecore, cioè a dire gli esseri umani irreggimentati, a seguire quante più regole possibili (più materialiste e liberticide sono, meglio è). Devono arrivare a credere che l’osservanza delle regole li pone automaticamente dalla parte del giusto. Ciò produce gratificazione, quiete, mansuetudine che ipnotizzano ed intossicano le persone, mentalmente, emotivamente e fisicamente. Armonia = mansuetudine = controllo assoluto;
- strumentalizzazione della naturale tensione verso la libertà: confondere gli animi tramutando la ricerca della libertà in una ricerca di espansività fisica: la crescita economica, l’estensione territoriale della patria, la moltiplicazione dei beni superflui, il gonfiarsi dei muscoli;
- pacificazione ed unità: la gente tende a credere che unità ed integrità coincidano nella pace. Chi non crede ad una speciosa unità d’intenti imposta dall’alto è un’anima perduta, una pecora nera (cf. capro espiatorio o commiserazione);
- sicurezza: il posto più sicuro in assoluto è una cella d’isolamento, ma molta gente è disposta ad accettare una condizione servile in cambio di un po’ meno ansia ed un po’ più di senso di sicurezza. Si legga la “Leggenda del Grande Inquisitore” di Dostoevskij per maggiori lumi.
- verità: ogni menzogna è efficace solo in virtù del fatto che contiene una parte di verità. Più potente questa verità (es. anelito verso la libertà), più ipnotica sarà l’illusione menzognera;
- gradualità: mitridatizzazione (un po’ di veleno alla volta e ci si abitua) o rana nella pentola (butta una rana nell’acqua bollente e questa salterà fuori, fai bollire l’acqua con una rana dentro e questa si lascerà cuocere);
- “doloroso ma necessario”: la gente crede all’esperto che assicura che è meglio fare un sacrificio oggi che soffrire di più domani (es. Manovra Salva-Italia). Fuori il dente, fuori il dolore;
- emotività: far leva sull’emotività della gente inibisce il discernimento critico dei singoli e rende vulnerabili all’instillamento di idee ed archetipi manipolatori (cf. il film “Inception”);
- sindrome del Grande Fratello: coltivare l’ignoranza, la superficialità, il culto per tutto ciò che è esteriore, dozzinale, vacuo ed il disprezzo per la cultura e le persone di cultura (anti-intellettualismo). La conoscenza protegge, l’ignoranza espone ad ogni sorta di pericolo e di manipolazione: informare per resistere;
- dare la colpa alla gente per le cose che non vanno: La crisi socioeconomica è colpa della gente, non degli speculatori e dei politici consenzienti. Far leva sul senso di responsabilità. Chi si oppone è ignorante ed irresponsabile (es. la recente, patetica filippica di Ferdinando Adornato contro la Lega Nord e l’Italia dei Valori);
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