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martedì 28 agosto 2012

Geo-Engineering - Chemtrails - Total Heavy Spraying - Aerosol in UK [video]

Ma, sono io ad essere un "folle-complottista-paranoico-visionario", oppure sono quelli che mi identificano in questo modo ad essere in malafede e/o completamente in balia del "matrix" a loro insaputa?
Vedetevi questo mio video,registrato ieri (26 agosto 2012) nei pressi di Leicester nel Leicestershire (UK), e poi, quelli che continuano a negare per professione,beh,continueranno a farlo,  -ci sarebbe da preoccuparsi del contrario-  e  quelli che non hanno ancora capito di cosa si tratti,magari dopo questo video,non potranno affermare se non altro,che si tratta di un fenomeno normale...Un cielo così, non lascia ombra di dubbio: NON SONO IL RISULTATO DI SCIE DI CONDENSA LASCIATE DAGLI AEREI.  SONO SCIE CHIMICHE (CHEMTRAILS)/ COMPOSTI CHIMICI, RILASCIATI DA TANKERS AL SERVIZIO DELLA GEO-INGEGNERIA,"TARGATA" N.A.T.O.



domenica 26 agosto 2012

Padroni del Cambiamento: creatori e manipolatori del dissenso


dal sito Lo Sai

di Davide Consonni




Il manifesto disaccordo o opposizione nei confronti di un’idea/entità, altrimenti noto come “dissenso” è a tutti gli effetti considerabile, nell’ambito della società moderna,  una ‘risorsa’.
Il dissenso, nella sua sostanza, indipendentemente dalla natura delle idee che contrappone, dal numero di attori coinvolti e dall’epoca in cui si manifesta è considerabile una risorsa per la sola ragione di avere un ‘valore’ potenziale intrinseco  nella dicotomia “consenso-dissenso”,  indice e bilancia dell’ordine e del controllo sociale presente all’interno di una società o comunità, dicotomia che fa da assioma per almeno altri due paradigmi fondamentali: ‘tradizione-progresso’ e ‘ordine-caos’.
Considerando il dissenso come una risorsa avente valore sociale intrinseco è quindi possibile affermare che il dissenso è una risorsa generabile, possedibile, ottenibile, plasmabile, manipolabile,  utilizzabile, sfruttabile, caratteristiche comuni a molte forme di risorsa.

Ciao Neil !





Ecco uno dei problemi "di fondo" che si pongono sulle fotografie lunari ancora prima di iniziare a guardare luci e ombre.
Cerco di spiegare un pò più approfonditanenmte il problema delle macchine fotografiche "Hasselblad" usate nella missione lunare "Apollo 11" nel 1969, e cioè come abbiano fatto quei benedetti rullini a colori a resistere sia all'escursione termica, sia alle radiazioni cosmiche patite durante i viaggi lunari.
Non è un problema da poco, e chi finge di ignorarlo non dà certo un buon contributo alla ricerca della verità.

sabato 11 agosto 2012

Il britannico Daily mail denuncia uno strano inquinamento da particolato che potrebbe modificare il clima. Coincidenza(?)

foto di Marco Fakin
tratto da scienzamarcia

di Corrado Penna



Su un articolo pubblicato il 31 luglio 2012 dal quotidiano Daily Mail nella sua edizione on line intitolato Danger in the air: Atmospheric particles a fraction of the width of human hair could be driving climate change
, ovvero "Pericolo nell'aria: particelle atmosferiche dalla dimensione di una frazione di capello umano potrebbero guidare il cambiamento climatico", si legge di queste piccole particelle che potrebbero essere responsabili anche della formazione delle nuvole, dell'assorbimento e riflessione della luce, e potrebbero influire sulla formazione delle nuvole. Il team che ha condotto questa ricerca è della Harvard University ed i suoi studi sono stati pubblicati sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences. Gli scienziati sperano che il loro lavoro possa in futuro aiutare ad affrontare l'inquinamento causato da queste particelle che causano affezioni al cuore ed ai polmoni e che si trovano soprattutto nell'atmosfera delle città.
Allan Bertram, direttore del gruppo di studio sugli aerosol atmosferici dell'Università della Columbia Britannica [la più occidentale delle province Canadesi] e che ha partecipato ai lavori del tema afferma:

Abbiamo avuto conferma sperimentale che cabiaenti nell'umidità relativa possono separare i materiali organici da quelli inorganici nelle singole particelle atmosferiche in modo che si creino due fasi distinte, come l'olio si separa dall'acqua.

Scie chimiche e modificazioni genetiche

                              tratto da Tanker Enemy Blog


In articoli come “Mutanti”, “La questione silicio”, “Scie chimiche e homo novus”, “Morgellons: singolari correlazioni”, avevamo già affrontato il tema dell’ibridazione genetica che risulta essere uno degli obiettivi precipui delle operazioni chimico-biologiche. Pubblichiamo ora una ricerca molto avanzata, tratta dal libro “Uomini o dei?”, in cui è indagato tale inquietante risvolto. Lo studio, le cui conclusioni, a nostro parere, sono plausibili, è la riprova che le ipotesi formulate tempo fa trovano delle precise corrispondenze, dei significativi riscontri, purché si intenda investigare senza pregiudizi. Ringraziamo l'amico TheAntitanker per la preziosa segnalazione.

Da qualche decennio è in atto un’operazione d'irrorazione tramite aerei privi di insegne (ma anche per mezzo di velivoli non identificabili come aerei) e sorvolanti zone al di fuori d’ogni rotta, di ampie porzioni di cielo, tramite una sostanza biancastra che a prima vista è confondibile coi gas di scarico. Tale scia (persistente o meno, n.d.r.) si espande e riempie nel giro di qualche ora vaste porzioni di cielo. Talvolta i velivoli agiscono in gruppo, disegnando varie forme geometriche (anche circolari) e spesso griglie. Le autorità bollano tutto come fantasie, mentre alcuni studiosi indipendenti, analizzando la composizione chimica di tali scie, hanno rinvenuto elementi più o meno tossici all’inalazione come alluminio, bario e silicio.

L’esafluoruro di zolfo e l'effetto serra indotto: il cosiddetto "riscaldamento globale" non è dovuto al biossido di carbonio

tratto da Tanker Enemy Blog



L’esafluoruro di zolfo è uno fra i numerosi ingredienti delle scie tossiche: è il principale responsabile dell’effetto serra indotto, cioè generato attraverso la creazione, per opera di velivoli ad hoc, di una coltre chimica che, soprattutto di notte, imprigiona la radiazione infrarossa proveniente dal suolo, impedendole di disperdersi nello spazio. Dunque non è il biossido di carbonio, a differenza di quanto asseriscono disinformati e disinformatori, a determinare l’aumento delle temperature globali.
Nell’ottobre 2000 il governo federale statunitense condusse alcuni esperimenti chimici nell’ambito di ricerche per la prevenzione di attacchi (?) bio-terroristici durante le Olimpiadi invernali del 2002. Nei cieli di Salt Lake City fu rilasciato esafluoruro di zolfo (SF6) con l’ausilio della D.T.R.A. (Defense threat reduction agency): la ricerca si estese all’interno del V.T.M.X. “Vertical transport and mixing program”, per lo studio del comportamento dei venti, del calore e del vapore acqueo negli strati bassi dell’atmosfera, nell’ordine di poche centinaia di metri di quota.