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giovedì 29 dicembre 2016

Uniti per la causa e divisi con se' stessi



Quante volte, nel campo dell'attivismo, ho sentito dire cose del tipo "restiamo uniti", "pensiamo alla causa comune", "non facciamo il gioco del sistema con il classico divide et impera" ecc..    


Sembrerebbe una cosa logica, il famoso "gioco di squadra"; ma cosa succede quando al "capitano"  non puoi neanche esporre una tua idea, una tua preoccupazione, insomma, come dovremmo reagire davanti a colui che da anni si spende per divulgare l'informazione nel campo della geoingegneria, informazione  sempre piu' spesso discutibile in quanto soggettiva, e poi di fronte  ad una critica, un'idea differente, davanti a una persona che non "sbava" e non ripete  a pappagallo il pensiero unico del "leader", non e' neanche in grado di sostenere una semplice discussione, un chiarimento, secondo me piu' che dovuto, e come risposta toglie l'interlocutore dalla sua lista contatti di Google+ al tipico "grido" di "falso attivista!", tanto in voga dalle parti della tribu' dei "ribelli belli in modo assurdo"?

Dovremmo ammutolire e ringraziare per cotanta grazia nell'averci solo tolto dalla sua lista di fans e adepti di un social con la terribile accusa di  "falso attivismo"? 
(Che poi, falso di che? Falso perche' non allineato alla "traccia master"?)

Beh, puo' darsi, visto che vedo da anni questo genere di comportamento, ma cio' non significa che sia un comportamento positivo che sfoci in una sana crescita reciproca.  E non significa neanche che persone dall'attivita' cerebrale non piatta  debbano sottostare a delle regole non scritte di questa specie di  "mafia dell'antimafia", perche', parliamoci chiaro, qui nessuno osa dirlo per un motivo o per un altro, ma certi atteggiamenti e quel modo di "ragionare" difeso e ripreso ad oltranza da molti dei cosiddetti "attivisti", fatto di bandiere, di colori di rappresentanza, di "o mi dai ragione o sei un troll", sia molto ma molto lontano da qualsiasi idea di vero cambiamento e, probabilmente, con il cambiamento non ha, ne' avra' mai, nulla a che vedere.

Comunque, riporto qui di seguito i due post scritti e pubblicati (su G+) dal mio amico Claudio Gallucci, serio attivista, blogger ed amministratore storico del gruppo fb "Monitoraggio Scie Chimiche Italia";  il primo in risposta ad un comportamento al quanto bizzarro del signor Rosario Marciano', ed il secondo, scritto per notificare l'avvenuta segnalazione con eliminazione del primo post da Google+ che, anche se scritto in modo tutt'altro che offensivo, evidentemente, a qualcuno dava fastidio, ed e' anche per questo che ho deciso di pubblicarli entrambi su questo mio modestissimo spazio web.




Post segnalato ed eliminato da Google+

"Caro Rosario,
è con molto disappunto che vedo il tuo impegno a raccontare la geongegneria scemare.
Vedo invece una forte determinazione a cercare nuovi nemici e, visto che hai esaurito negazionisti e debunkers, passando per gli altri ricercatori che hai mandato a cagare nella quasi totalità delle persone, ora ti attacchi anche ai post degli attivisti.
Chiaramente ti avvali dell'operato dei tuoi schiavetti adepti che solerti ti riportano le virgole ed i respiri, cosa che si è puntualmente verificata per la mia conversazine con Cecco nel gruppo Viadana.

Dico ma... non ti è passata per l'anticamera del neurone che siamo preoccupati?
Non pensi che questa sia una stupida guerra?
Ma perchè c'è il bisogno di spaccare il movimento attivista?
Perchè mischiarsi ai terrapiattari?
Non ci sono rimasti altri microfoni in rete?
Ho molte altre domande Rosario, e credo che ne abbiano in quantità tante altre brave persone ma che per risposta ricevono insulti e blocchi sui social.
Ultima domanda... ti da fastidio parlarne per caso?

Un attivista incazzato"




Post di avvenuta segnalazione e rimozione, pubblicato in data 27 Dicembre 2016 su Google+

"Saranno contenti gli adepti ed il guru per avermi segnalato e fatto cancellare la mia lettera a Rosario del 3 Dicembre scorso (data di pubblicazione su fb, qui l'ho pubblicata qualche giorno più tardi).
Evidentemente erano domande che davano fastidio, o che qualcuno abbia pensato che potessero dare fastidio.

Non c'erano insulti nè minacce, quindi non vedo il motivo delle segnalazioni... Pensate di essere gli unici duri e puri restanti sulla faccia della terra? Pensate che tutti gli altri sono solo dei poveri coglioni che non capiscono il verbo del guru? La parola del guru è santità? Ho commesso reato di lesa maestà?

È un gran peccato che nessuno si sia degnato di una risposta, forse imbeccati dal guru a farci sprofondare dalla memoria storica dei social?

E purtroppo esistiamo caro Rosario e soci.

Provo solo pena."


Claudio Gallucci


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