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martedì 8 maggio 2012

IL PARLAMENTO EUROPEO ACCOGLIE LA PRIMA PETIZIONE CONTRO LE RISCOSSIONI DI EQUITALIA A TRIESTE

dal sito del Movimento Trieste Libera



Il Parlamento Europeo ci ha comunicato di aver accolto la petizione presentata da Roberto Giurastante (socio fondatore del Movimento Trieste Libera) sul difetto di giurisdizione e di imposizione fiscale italiano su Trieste.

Giurastante si è opposto alla riscossione da parte della società Equitalia spa di una sanzione del Tribunale di Trieste relativa ad una causa in cui era stato condannato per un reato di opinione.

Colpa: avere denunciato pubblicamente l’ illegittima realizzazione di un centro commerciale autorizzato dalle amministrazioni pubbliche in violazione delle norme urbanistiche. Si trattava di un progetto fortemente sostenuto dalle organizzazioni criminali del cemento che hanno impunemente devastato il territorio di Trieste negli ultimi 60 anni.


La condanna al pagamento di qualcosa come 35.000 Euro era arrivata dopo un “processo” svoltosi con la privazione dei basilari diritti difensivi dell’imputato, a partire dalla designazione del giudice, personaggio già candidato nel partito (Forza Italia) i cui esponenti – quali amministratori pubblici del Comune che aveva autorizzato il centro commerciale – avevano presentato denuncia contro Giurastante.

Una condanna esemplare per mettere in riga uno di quei pochi cittadini che ancora si oppongono ad uno Stato massonico e mafioso che ha pesantemente colonizzato da oltre mezzo secolo Trieste. Con l’immancabile Equitalia spa “longa manus” delle sanzioni decretate. Sentenze, pignoramenti, sanzioni, tasse e tributi peraltro fuorilegge: almeno secondo il Diritto internazionale vigente.

Roberto Giurastante, quale cittadino di Trieste si è opposto a questa macchina di illegalità istituzionale italiana, appellandosi proprio al Diritto internazionale e contestando in base al trattato di pace del 1947 la stessa mai decretata sovranità italiana su Trieste.

Non era mai accaduto fino ad ora. Non era mai successo fino al 2011 che un cittadino del Territorio di Trieste sollevasse a livello internazionale la “questione Trieste” e il proprio diritto di cittadinanza violato da un Paese della “garantista” Unione Europea.

In base all’art. 21 del Trattato di Pace del 1947,  Trieste è infatti riconosciuta come capitale dello Stato indipendente denominato Territorio Libero in cui il potere giudiziario deve essere esercitato solo da Tribunali istituiti conformemente alla Costituzione ed alle Leggi del Territorio Libero [art. 14 Allegato VI° Trattato di Pace]. Secondo l’art. 5 dell’Allegato X° del Trattato di Pace infatti “Il Territorio Libero di Trieste è esente dal pagamento del debito pubblico italiano…”.

Dopo 58 anni (Trieste venne consegnata all’Italia nel 1954 ma solo in forma di amministrazione provvisoria senza alcuna sovranità) di dominazione italiana (che seguono quelli dell’altra prima annessione del 1920) la “questione Trieste” è perciò approdata al Parlamento Europeo.

E’ un risultato cruciale per chi crede nella giustizia internazionale. Un punto di non ritorno per il futuro di questa particolare area geografica mitteleuropea annichilita da 82 anni di occupazione di una delle ultime dittature europee.



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2 commenti:

  1. Sabato 30,6,2012 in via Valmaura, Ts Vicino alla Lidl, continua la raccolta firme per ottenere la cittadinanza del Territorio Libero di Trieste.

    http://triestelibera.org/it/2012/06/gazebo-petizione-cittadinanza-tlt-raccolta-firme/

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