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venerdì 1 novembre 2013

CHEMTRAILS E PIRATERIA GIUDIZIARIA:LA POLIZIA POSTALE SEQUESTRA TANKER ENEMY.





di Gianni Lannes



Un'idea non la puoi arrestare: impossibile sequestrare la conoscenza. Un intollerabile abuso di potere con sprezzo del ridicolo! Anzi, prove concrete di regime totalitario. Ieri la Polizia Postale ha fatto irruzione nella casa dei fratelli Marcianò (che non conosco personalmente e non ho mai incontrato, ma apprezzo il il loro encomiabile lavoro informativo) e ha sequestrato computers e materiali sulle scie chimiche. Una tale prova di forza è un segno evidente di debolezza del potere dominante.

I Marcianò, come è abbastanza noto, da anni fanno informazione in materia! Ammettendo per assurdo che la guerra ambientale con finalità segrete, ma palese nei suoi effetti, sia una leggenda metropolitana, allora perché sequestrare la documentazione a queste persone che non hanno fatto del male?


Sono curioso di leggere la motivazione in eventuale punta di diritto che il magistrato ha usato per giustificare un simile atto. E già che ci siamo anche nome e cognome del pm per potergli porre qualche domanda.

In pratica la magistratura, almeno fino a questo momento, invece di "arrestare" gli aerei che ogni giorno partono e decollano da aeroporti sul suolo italiano che scaricano veleni tossici (alluminio, bario, polimeri artificiali) su milioni di ignare persone, cerca di tappare la  bocca a chi ha commesso lo "psico-reato" di raccontare la realtà dei fatti. Intollerabile per chi comanda.

Ecco, se adesso qualcuno pensa ancora di vivere in uno Stato di diritto, ha la riprova concreta del contrario. Se il sistema di potere dominante giunge a questo abominio con una gravissimo atto intimidatorio, allora è in crisi profonda. Tutti muti e obbedienti, anzi ossequienti.

Non fatevi illusioni. In Italia la democrazia è stata ammazzata già da un bel pezzo! Siamo vittime e cavie di una guerra ambientale non dichiarata. E guai a chi fiata!

Fermare la diffusione del sapere è uno strumento di controllo per il potere, perché conoscere è saper leggere, interpretare, verficare di persona e non fidarsi di quello che  ti dicono. La conoscenza ti fa dubitare. Soprattutto del potere. Di ogni potere.

Se chi comanda nel nostro Paese per conto di entità terroristiche straniere, pensa di poter impensierire o fermare il risveglio della coscienza umana con simili atti, usando l'arma giudiziaria, è già fuori dall'alveo umano e dalla storia della civiltà.

Invito ogni persona di buona volontà a diffondere urbi et orbi i contenuti di denuncia sull'aerosolterapia bellica in atto contro la popolazione inerme. 

Dunque, è stato appena inventato un nuovo reato: la diffusione documentata di informazione consapevole. L'unico compito assegnato dal legislatore alla magistratura è quello di far applicare la legge. Non altro. Se ciò accade, la magistratura, o meglio alcuni magistrati sono fuori dalla legalità. Ne tengano conto i togati telecomandati prima di mettere in atto eventuali altri atti intimidatori. La giustizia viene "amministrata" in nome del popolo sovrano, non del tiranno di turno.

E' in atto il più grande crimine contro l'umanità. L'unica cosa da fare è promuovere una mobilitazione popolare con uno sciopero generale ad oltranza, pacifico e nonviolento che paralizzi tutta l'Italia, fino a quando questi parassiti che hanno inquinato i gangli delle istituzioni saranno costretti a togliere il disturbo per sempre. L'unione fa la forza! 

E a proposito di citazioni, ecco cosa aveva scritto Vittorio Alfieri nel 1790: 

"TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo”.


Un padre della Costituzione repubblicana italiana, Giuseppe Dossetti: ha argomentato: 
  

"Quando i poteri pubblici violano le libertà fondamentali e i diritti garantiti dalla Costituzione, la resistenza all'oppressione è un diritto e un dovere del cittadino".

La segretezza è il principio della tirannia. Frignare non serve a niente, piuttosto bisogna combattere concretamente  l'annientamento dell'essere umano pianificato da chi detiene il potere economico e politico! L'informazione libera e indipendente è il sale della democrazia.




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