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lunedì 4 giugno 2012

Le Aspettative dei Burattinai (Parte 2)

dal sito Anticorpi.info





Continua dalla Parte 1
 
 
DIFFIDENZA, ODIO



6- Diffidenza ed odio verso il sistema.
Se negli ultimi anni complottismo e occultismo sono andati diffondendosi così massicciamente il merito è principalmente del sistema, il quale ha revocato la interdizione che per decenni ha impedito ai media di toccare simili argomenti.

Stesso discorso vale per internet. Qualsiasi sito tratti argomenti 'alternativi' (non escluso questo blog) deve la propria esistenza al web, il quale a propria volta deve la esistenza a una serie di organi politici che a suo tempo ne autorizzarono la diffusione, non prima di essersi consultati con alcune tra le menti più brillanti e predittive del pianeta.

In altre parole, ho qualche difficoltà a credere che l'informazione alternativa che affolla le televisioni, i cinema ed il web sia il provvidenziale frutto di una miracolosa serie di falle nel sistema. Più probabile che il sistema stesso in questa fase storica nutra un preciso interesse affinché più gente possibile - ognuno sulla base del proprio livello di comprensione - prenda bruscamente atto di essere stata ingannata. Sapete a cosa mi riferisco: nessuna democrazia, nessuna giustizia; nessuna libertà; nessuna scelta; nessuna identità; nessuna benevolenza da parte delle 'istituzioni'.


Oggi la informazione anti-sistemica non si esaurisce in qualche rivista di nicchia e alcuni autori ignoti ai più. Stiamo parlando di materiale ad ampia diffusione immesso nel circuito del 'sapere di massa' dallo stesso sistema che denuncia e contro cui si scaglia. Ad iniziare da film come Split!, Essi Vivono e Sesso e Potere, per proseguire con cartoni animati come i Simpson e fenomeni web come Wikileaks, per finire con una incredibile sfornata di film dal tenore eversivo prodotti a cavallo dei millenni tra cui The Matrix, The Truman Show, Fight Club, American Beauty, V per Vendetta, Zeitgeist, The Corporation, El Concursante e i documentari di Michael Moore e Naomi Klein, per citare i più noti. E poi il successo planetario, trasversale de Il Codice Da Vinci, che ha alimentato la 'moda' dello occultismo. Viene da sospettare che una tale mole di materiale 'fuori dagli schemi', diffusa nel bel mezzo di una crisi epocale (non solo economica), dopo decenni di piattume reazionario, non sia stata osteggiata dal potere.

A questo dubbio si agganciano ulteriori elementi:

a- Lo scadimento che nel giro di pochi anni - come per una maledizione voodoo - avrebbe contaminato ogni singolo aspetto della nostra società: dalla finanza canaglia che affama gli stati e le nazioni, alla politica ladra e corrotta, alla religione pedofila, allo ecosistema ammalato, alla sanità affaristica, allo sport marchettaro, alla società materialistica e abbrutita. Non si salva niente. Una demolizione globale, di cui potete leggere in un vecchio post (v. post correlati).

Risulta assai improbabile che il malcostume ed i malfunzionamenti appena elencati si siano materializzati dal nulla tutti insieme - pressappoco nello stesso momento storico - per una fortuita coincidenza. Più facile immaginare che siano sempre esistiti e che negli ultimi tempi i burattinai abbiano deciso di esacerbarli per poi puntargli contro i riflettori della comunicazione di massa.

Discorso analogo vale per la politica; se fossi un burattinaio e volessi assicurarmi il controllo su ogni esponente politico del pianeta, farei in modo che ogni uomo politico di rilievo sia corrotto, corruttibile o incline a qualche vizio 'proibito', in modo tale che al bisogno io possa facilmente sfruttare la sua condizione di ricattabilità per manovrarlo o metterlo fuori gioco.

b- La aspettativa dell'avvento di un nuovo mondo. All'interno dei media tradizionali tale cambiamento è rappresentato da movimenti civici e politici di nuova concezione, ad esempio Indignados, Occupy Wall Street, e - se vogliamo - Movimento 5 Stelle. Il web dal canto suo trabocca di teorie, notizie, profezie, canalizzazioni che profetizzano il tramonto del vecchio mondo e lo avvento di una nuova era di bontà e giustizia. Dal salto quantico, allo arresto dei membri della Cabala, agli ambiziosi progetti di società post-moderne descritti in film come Zeitgeist o Thrive, ai messaggi dei Fratelli di Luce, alle rivelazioni di molti guru e alchimisti contemporanei, alle profezie maya, alla teoria del risveglio globale, cui tempo fa fece riferimento perfino quel volpone di Zbigniew Brzezinski durante un discorso pubblico di fronte alla assemblea del CFR (LINK).

Cosa si aspettano?
- Che la gente sviluppi repulsione nei confronti dello attuale status quo, sentimento che faciliterà il suo approccio ai nuovi paradigmi politici, economici e (forse) religiosi in predicato ad essere affermati con il nuovo modello di società.

- Che sfiancata da guai e tragedie la gente si dia ad agognare una soluzione che sani le ingiustizie di questo mondo diventato invivibile; radicali riforme in ogni campo; persino una guerra, se necessario.

- Che si scatenino focolai di rivolta nelle strade. Che il clima di tensione sociale - ultimamente alimentato dai mass media - giustifichi la introduzione di nuove misure repressive.

AUTO-SABOTAGGIO

7- Auto-sabotaggio culturale.
La omologazione culturale che ha contraddistinto la comunicazione di massa e le istituzioni degli ultimi decenni ha finito per restringere le vedute dei singoli cittadini. E' evidente però che una tale situazione faccia comodo al potere, il quale non agisce per invertire la tendenza.

Cosa ci trasmettono programmi come Il Grande Fratello ed Italia's Got Talent? E servizi televisivi come lo Sconvolt Quiz delle Iene? Cosa impariamo assistendo alle figure barbine rimediate dai parlamentari di fronte a un paio di domande di cultura generale? Quale messaggio assorbiamo quando assistiamo ad un furibondo litigio in diretta per futili motivi? Che idea possiamo crearci della filosofia quando i filosofi televisivi sono più grigi e inquadrati dei quadri dirigenziali di una multinazionale? La mediocrità entro cui è stata scaraventata la comunicazione di massa non credo sia un caso, così come la disinvoltura con cui viene sfoggiata. Più facile pensare che sia sfruttata per suscitare nei fruitori un processo di auto-sabotaggio culturale. Si tratta di una valanga di input con cui siamo indotti a ridurre la stima nei confronti della collettività e - per riflesso - ridurre il nostro stesso tasso di autostima.

Cosa si aspettano?
In assenza di esempi virtuosi dai quali trarre ispirazione la gente tende ad adagiarsi sulla mediocrità. Il che contribuisce a perpetrare la propensione alla subalternità intellettuale che le è stata inculcata durante l'excursus scolastico e accademico (v. post correlati).
Si aspettano che la collettività scordi il senso di parole come dignità, curiosità, libertà, indipendenza, vivacità intellettuale, individualità, dissenso.

8- Auto-sabotaggio chimico.
Il discorso qui si fa complesso, in quanto la pratica di alterare le proprie percezioni assumendo sostanze psicoattive sembrerebbe essere sempre esistita tra gli uomini, per soddisfare una esigenza di espansione della coscienza e ricerca esoterica. Potremmo discriminare tra un uso ludico ed evasivo e uno più 'elevato' delle droghe, tuttavia se da noi una simile distinzione può avere un senso, altri canoni culturali la troverebbero risibile. Una distinzione a mio avviso più ammissibile è quella tra un uso delle droghe estemporaneo e libero, ed un uso dettato dalla dipendenza; anche qui non mi sembra ci sia molto da aggiungere; nel primo caso abbiamo a che fare con una schiavitù, nel secondo con una libera scelta (molto pericolosa, perché tende a trasformarsi nella schiavitù di cui sopra). Qualsiasi dipendenza soggioga, compresa quella da farmaci psicotropi per scopi terapeutici, troppo spesso prescritti come palliativo per arginare i danni arrecati da ciò che il sistema spaccia per una 'vita normale', o per perseguire fini di omologazione e robotizzazione degli individui, come vedremo più avanti.

In questa sede comunque non ci interessa stabilire se l'uso di droghe sia in sé più dannoso o benefico per l'individuo, ma porre l'accento sul fatto che qualsiasi attività, nel momento in cui cessi di esprimere un libero percorso individuale, per essere indotta scientificamente attraverso una campagna di persuasione occulta, non possa che diventare automaticamente degradante e negativa per l'individuo.

Cosa vuol dire 'trasgredire'?

Secondo il dizionario la trasgressione è 'il mancato rispetto di quanto disposto per legge o dalla morale comune.' Ma cosa succede quando ci si accorge che il sistema stesso, oltre che creare le leggi ed influenzare la morale comune, è strutturato in modo tale da espletare anche il compito opposto, cioè approntare tutto il necessario (modelli culturali e strumenti utili alla loro emulazione) affinché chi sia portato alla trasgressione si dia a farlo attraverso modalità prestabilite?

Elementi sempre più chiari dimostrano come gli stessi burattinai che manovrano ogni schieramento nelle guerre e supportano ogni partito politico, a cui fanno capo sia le guardie che i ladri, detengano contemporaneamente il controllo indiretto tanto della trasgressione (v. post correlati), quanto della cosiddetta 'moralità.'

Dunque, cosa vuol dire, realmente, trasgredire?
Rispetto a cosa? Per esprimere cosa?

Prendete un film drammatico a tema carcerario; ad esempio Papillon. O Fuga da Alcatraz. I protagonisti di quei film dopo tante peripezie riuscivano a riconquistare la libertà grazie alla loro grande tenacia e lucidità mentale. Ma cosa sarebbe successo se fossero stati continuamente riforniti di sostanze stupefacenti? Sarebbero stati in grado di approfittare di quell'unico, prezioso momento propizio per prendere la via di fuga? Sarebbero riusciti a mantenere la freddezza necessaria a non tradire i loro intenti, durante la preparazione della evasione? Avrebbero denotato la stessa tenacia nel perseguire il loro sogno di libertà o avrebbero finito per accontentarsi di perdere coscienza della loro condizione, sedati dallo sballo, docili come maialini al macello?

Questioni che ne sollevano altre. La 'cultura dello sballo' è sorta spontaneamente oppure è stata istillata nello immaginario collettivo con l'intento di sedare i cittadini più inquieti? Ad esempio, non sono pochi coloro i quali affermano che la diffusione dello LSD negli anni della contestazione giovanile sia stata supportata dal potere per fini di sabotaggio. E ancora, la tendenza ad assumere sostanze in giovane età (non certo osteggiata dai media, se si esclude qualche sparuta pubblicità progresso) è sorta spontaneamente o è il frutto di una campagna persuasiva che prepara i giovani alla idea di modificazione psichica, così che da adulti siano predisposti ad assumere psicofarmaci? Quando altero le mie percezioni con sostanze stupefacenti sto facendo un piacere a me stesso, o ai miei carcerieri? Se il mondo fosse un posto migliore, assumerei sostanze con lo stesso gusto? Se anziché essere una mia libera scelta fosse il governo a statuire che ogni tot giorni mi sia somministrata una sostanza stupefacente, accoglierei la prospettiva con lo stesso entusiasmo?

Cosa si aspettano?
Una regolare auto-manipolazione sensoriale compiuta spontaneamente dal cittadino (l'omologato tenderà agli psicofarmaci e all'alcol; il trasgressivo alle droghe illegali - c.d. finta alternativa - v. post correlati) è estremamente utile al sistema, in primo luogo per fini di gestione sociale, in quanto strumento di sedazione e sfogo dagli squilibri psichici causati da un regime di vita costrittivo. In secondo luogo per alimentare nella mentalità comune l'idea della modificazione dello essere umano (psichica, oltre che fisica, come vedremo in coda al post).

DISUMANIZZAZIONE (TRANSUMANESIMO)

9- Egregora erotico e contenimento delle nascite.
Vi siete mai interrogati circa le tonnellate di materiale a sfondo pruriginoso, erotico e pornografico di cui traboccano i media? E poi cosa ci fanno tutti quei messaggi subliminali a sfondo sessuale imboscati all'interno di insospettabili cartoni animati e foto pubblicitarie? Non credo si possa essere in disaccordo sul fatto che da circa un trentennio sia in corso una evidente campagna di sovra-esposizione delle masse al materialismo sessuale. Ma che tipo di obiettivi potrebbe perseguire?

Di sicuro c'è che il materialismo sessuale rientra a pieno titolo tra gli espedienti con cui la comunicazione di massa alimenta indirettamente la paura della morte, di cui si è detto nella prima parte.

Inoltre sembra che il sesso - facendo leva su potenti istinti atavici - attiri l'attenzione del consumatore più di ogni altra cosa. Il che perlomeno formalmente spiega come mai in ambito pubblicitario vi si ricorra con estrema frequenza. Nessun moralismo, per carità; l'andazzo non mi scandalizza; semmai mi annoia. E mi incuriosisce, in quanto sono convinto che un tale bombardamento incrociato si motivi con ragioni che vanno ben oltre un fatto di tornaconto pubblicitario.

Cosa si aspettano?
Una simile ossessiva riproposizione di elementi erotici più o meno espliciti potrebbe assolvere una triplice funzione: 1 - creare un egregora capace di vampirizzare subissi di energie fisiche e psichiche 2- stimolare l'insorgenza di un nutrito repertorio di psicopatologie sessuali individuali e di coppia, di cui la industria farmaceutica sarà ben lieta di (non) occuparsi, con la benedizione degli eugenetisti e di chi coltiva lo scopo della depopolazione; 3- assuefare gli individui alla cultura del sesso ludico, consumistico, solitario, non procreativo, in ossequio alle agende di soppressione della famiglia tradizionale e di contenimento della natalità, entrambe di radice transumanistica.

Si aspettano che associamo l'atto sessuale a un piacevole passatempo, ad una sessione di ginnastica; che cessiamo di vivere il sesso con sentimento e ci diamo a considerarlo come una pratica fine a sé stessa.

In effetti, se c'è un impulso umano che i burattinai hanno dato ampia dimostrazione di detestare, quella è il sentimento. Molta pornografia mandata dai media ha più a che fare con il sentimento che col sesso. Da decenni si adoperano per banalizzarlo; omologarlo e quindi neutralizzarlo associandolo ai cliché della comunicazione di massa. E in parte ci sono riusciti. Un accanimento comprensibile, nella loro ottica.: Il sentimento è infatti un potente portale d'accesso di input 'clandestini', 'non conformi' quali la coscienziosità, dunque la indipendenza; e poi la solidarietà, la empatia, la non violenza, tutta roba che se si diffondesse nello organismo sistemico potrebbe provocarne il decesso.

10- Robotizzazione e Mentalità da Alveare.
Preso atto delle modalità con cui i burattinai hanno perseguito (e in parte ottenuto) la omologazione e il sub-livellamento culturale delle nazioni cosiddette 'civilizzate', non resta che tirare le somme e osservare come il prolungamento della campagna di cui sopra stia oggi puntando dritta verso la robotizzazione degli individui. Alcuni indizi?

- Secondo la ultima edizione del DSM americano (Manuale Diagnostico Statistico dei Disturbi Mentali), alcuni tratti caratteriali quali anticonformismo e propensione al libero pensiero sarebbero autentici disturbi psichiatrici definiti: 'oppositivi provocatori', curabili mediante somministrazione di psicofarmaci. Altri disturbi mentali individuati dal manuale sarebbero la propensione alla arroganza e al narcisismo; la eccessiva creatività, il cinismo e il comportamento antisociale (Fonte).

- Sarò anche diffidente per natura, ma il vasto movimento spirituale che ha riportato in auge concetti esoterici quali la soppressione dell'ego e la comune appartenenza ad un Tutto (la cui fondatezza non è in discussione in questa sede) se collocata tra le campagne descritte finora, come minimo mi fa rizzare le antenne.
Cosa si aspettano?Come paventato da molti, l'obiettivo potrebbe essere quello di instaurare un governo mondiale sul modello sociale della ex URSS (de-politicizzato ed estremamente efficiente grazie alle moderne tecnologie di controllo, repressione, dissuasione).
Allo interno di un simile regime tecno-aristocratico, allestire un monumentale alveare umano composto da cittadini passivi, desensibilizzati e del tutto votati al servizio del sistema ape-regina, ribattezzato per l'occasione: 'collettività'.
Non che la situazione attuale sia molto diversa, purtroppo. Diciamo che l'intento dei burattinai potrebbe essere quello di consolidare i risultati conseguiti. Radicalizzarli, istituzionalizzarli. Istituire la categoria dei Lavoratori immaginata da Fritz Lang nel film Metropolis (v. post correlati); uniformi, laboriosi, silenziosi, invisibili, alienati.

Grazie allo avvento del web 2.0 il seme della mentalità da alveare è stato impiantato nello inconscio collettivo. Probabilmente germoglierà e darà i suoi frutti con il Web 3.0 ed i dispositivi indossabili o impiantabili a connettività persistente.

11- Assoggettamento integrale.
Mesi fa Google ha ufficialmente presentato al mondo un gadget che ha mandato in brodo di giuggiole i fan della hi-tech: gli occhiali per la realtà aumentata (fonte)(fonte2) (v. post correlati).

La 'connettività persistente' - insieme alla introduzione della (finta) democrazia diretta - rappresenterà un deciso passo avanti verso la mentalità da alveare. Simili gadget, destinati nel medio periodo a sostituire gli smartphone, consentiranno di accrescere lo assoggettamento degli individui nei confronti del sistema.

Cosa si Aspettano?
Dopo averci 'modificati' (se in meglio o in peggio dipende dal giudizio che diamo agli 'effetti collaterali') con la estensione tecnologica delle capacità fisiche (meccanica e robotica), comunicative (telecomunicazioni), informative (mass media), mnemoniche e matematiche (informatica), i burattinai intendono candidarsi quali intermediari tra la realtà e la nostra percezione della stessa, mediante dispositivi che in tempo reale ci suggeriranno il modo migliore di rapportarci a ciò che stiamo 'vivendo'.

12- Modificazione.
L'ultimo input di cui ci occuperemo ha a che fare con la modificazione, in particolare quella dello essere umano. Come accennato, la cultura dello sballo e la psichiatria hanno sdoganato nella mentalità comune la propensione alla auto-manipolazione psichica. La chirurgia estetica (coadiuvata dalla body art e derivati) è riuscita a fare la stessa cosa nei confronti della auto-modificazione fisica. Oggi grazie al costante apporto dei gatekeeper, del cinema, della musica, dei videogiochi, si sta alzando la posta, e si mira a seminare nello inconscio collettivo l'idea di un futuro in cui uomini e macchine si fonderanno, dando alla luce qualcosa di simile ad una Umanità versione 2.0.

Cosa si aspettano?
Anche questa campagna ha a che fare con robotizzazione e mentalità da alveare. Personalmente non credo affatto che il futuro della specie umana debba consistere in una progressiva fusione con le macchine. Se un simile destino si realizzasse, diventerebbe molto difficile uscirne, a tutti i livelli. D'altronde l'uomo stesso con i suoi atteggiamenti prevedibili, la sua confortevole e irrinunciabile routine quotidiana, i suoi schemi mentali, sembra esprimere una notevole propensione per una vita robotica. Il che non depone gran che a favore di una ipotetica 'resistenza' umanistica.

CONCLUSIONE

Molto Altro.
Naturalmente le campagne persuasive oggi attive nella comunicazione di massa non si limitano a quelle appena trattate. Abbiamo quella che mira a desensibilizzarci dagli spettacoli di sangue e violenza; quella che mira a colpevolizzare i nostri stili di vita per occultare le responsabilità della industria nei confronti della epidemia di cancro che sta decimando i paesi industrializzati; quella che vuole indurci a identificarci con una squadra sportiva o con il protagonista di un serial televisivo, mediante cui possiamo illuderci di vivere i successi, gli exploit, i colpi di genio, le passioni, la libertà di cui siamo stati privati nella vita reale; quella che spinge verso l'omologazione dei ruoli culturali e sociali dei sessi; quella che sembra mirare ad una riabilitazione della 'ipotesi extraterrestre' all'interno della cultura dominante. E via dicendo ...

Lucciole per lanterne.
Quelle elencate sono realmente le aspettative covate da chi detiene il potere? Almeno in parte potrebbero esserlo, se ci rifacciamo agli elementi estrapolabili dal 'sapere di massa.' Tuttavia non bisogna dimenticare che il sapere di massa in fin dei conti non è che un grande 'contenitore' all'interno del quale, in un cantuccio, trovano spazio anche informazione e cultura alternative. I dati ai quali ci è concesso accedere, e sulla cui elaborazione basiamo le nostre congetture - provengono da questo coacervo di nozioni monche e predigerite offerte in pasto al gregge. Potrebbero esistere molte altre informazioni fondamentali ma inconoscibili, in quanto mai inserite nel circuito di questo sapere 'volgare'? E' drammaticamente probabile. Ogni volta che apriamo bocca per azzardare una ipotesi, un tentativo di capire dov'è il punto, quale sia il fine ultimo, da qualche parte qualcuno potrebbe sganasciarsi dalle risate per via della inconsistenza dei presupposti da cui partiamo. Ecco perché alla fine dei conti anche articoli come il qui presente, potrebbero rientrare tra le Loro aspettative.


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