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domenica 1 gennaio 2012

MR MONTI E LA SUA COMUNICAZIONE INGLESE . L'ITALIANO MEDIO COMPRENDE, SIR...

                  dal Blog Café Humanité



Non è mai facile riportare sui giornali il senso di una così importante conferenza stampa. Umilmente, cercherò di condensare quanto Mario Monti ha inteso dire, riassumendo in breve le parti più generali e citando testualmente tra virgolette le sue parole più significative.
Questo lo storico intervento del professore: Hello Italy, I’m your premier and I speak easy perché sono un sobrio naturale e mi piace farmi capire quando parlo. Una volta gli italiani dovevano decriptare De Mita, trent’anni dopo hanno finalmente un professore bocconiano - perché sono un bocconiano, non so se mi spiego - che può illustrare in parole povere la road-map dei prossimi mesi: data la delicatezza del tema e la pesantezza dei sacrifici previsti, è fondamentale che everybody comprenda bene.


Sarò breve. In due ore e trentacinque illustrerò sinteticamente quello che il governo andrà a realizzare, step by step. Si tratta di questo. Tanto per cominciare, il governo passerà in gennaio «dagli atti dovuti agli atti voluti». Per noi, è la «best practice». Sostanzialmente, passiamo dal pacchetto Salva-Italia al pacchetto Cresci-Italia. «La fase della crescita non implicherà larghezza finanziaria», perché «serviamo la fase del consolidamento puntando alla crescita, facendo crescere il Pil». Non a caso, «abbiamo introdotto un avanzo primario del 5 per cento nei prossimi anni, tale da portarci al pareggio di bilancio del 2013». Siamo gente che si danna per lo «short term» e per il «long term». Clear?

Ma siccome siamo un governo sobrio, but very strong, noi vogliamo arrivare velocemente ad un «good point», facendo un grosso lavoro di «benchmark». Niente «surfing». Non lasceremo nulla di intentato: «Ci sarà uno sforzo sul fronte della concorrenza e delle liberalizzazioni, poi aprirà il cantiere del lavoro e degli ammortizzatori sociali, riducendo la segmentazione del mercato del lavoro». People must understand: «Gli ammortizzatori vanno ammodernati, perché le tutele ci siano e siano rafforzate, ma in prospettiva di una maggiore flessibilità economica».

Dear Italians, we care. «Sulle operazioni di riduzione dello stock del debito stiamo riflettendo. Ci sono ipotesi interessanti, ma vanno fatte dopo gli interventi sui flussi di cassa». È solare, non credo ci sia nessuno in grado di eccepire su questo punto. «Inhouse information». Italy, don’t worry: è tutto under control. Il governo «punta a superare il dualismo del mercato del lavoro, superando una regolamentazione con forti incertezze interpretative».
Quanto allo spread, non facciamone una malattia: «Non lo divinizzo quando scende e non lo demonizzo quando sale». Siamo molto vigili anche in politica estera, «il 20 dicembre alla Farnesina si è tenuta una riunione a cui hanno partecipato alti funzionari dei paesi like minded». E per favore smettiamola di dire che non abbiamo fatto nulla in tema di tagli alla politica: «Ci sono state varie manifestazioni di autocontenimento certissimamente non dovute, ho visto anche non apprezzate - ma non sono fatte per essere apprezzate - da parte di membri del governo, che si sono assoggettati a una disciplina particolare».
A questo punto, però, non vorrei qualcuno pensasse che sono un professore noioso. Colgo l’occasione per uno short-show del mio invidiabile british sense of humour. Mr. Crozza says che questo è un governo di robot? «Anche se siamo efficacemente rappresentati in televisione come robot, questo è pur sempre un governo di persone». Ci vogliono bene persino i tedeschi. «Con loro, il più è fatto. Considero un grande complimento quanto ha scritto la Sueddeutsche Zeitung: sono il loro genero ideale, perché parlo poco, vesto in modo banale e faccio poco rumore». I mercati potranno apprezzare questa investitura internazionale. Chiedete chiarimenti sul famoso «vertice del tunnel» con i responsabili dei partiti? «Non ho ben presente i percorsi che hanno fatto i responsabili dei partiti per arrivare al luogo dell’interlocuzione».

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