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domenica 17 marzo 2013

ITALIA ALL’OSCURO. IL CASO DEL GIUDICE FERRARO

tratto da SuLaTesta


di Gianni Lannes





L'Italia non è come ce la raccontano da 152 anni, dai tempi dell'annessione violenta dello Stivale (non certo la retorica "Unità"). Le menzogne partirono subito con la repressione feroce delle rivolte contadine nel Sud, etichettate dalla storiografia ufficiale prezzolata, come "brigantaggio".  

Come aveva ammonito il presidente Dwigt David Eisenhower, al momento di lasciare la Casa Bianca: "Attenzione al complesso militar-industriale". L'avvertimento pronunciato da un glorioso generale suona calzante. 

Eppure, In Italia, grazie ad un'impunità che dura da troppo tempo, l'élite militare gode di un potere di ricatto nei confronti della casta politica, in ragione della conoscenza di innumerevoli segreti "indicibili" ai più. Qualcosa che per un comune cittadino è semplice fantascienza. E di armadi della vergogna ce ne sono parecchi da spalancare al più presto.

Nei tempi bui correnti per distruggere qualcuno gli apparati deviati possono utilizzare diversi metodi di “intelligence”: intimidazioni, minacce, attentati, eliminazione fisica, denigrazione e trattamenti sanitari obbligatori. Insomma, alla fine ti fanno passare per pazzo e così ti rendono innocuo, inattendibile. E' una tecnica della CIA, per chi ancora si sveglia ora dal letargo.


Perché i sicari italiani del sistema di potere hanno deciso di annichilire il magistrato Paolo Ferraro?

Il giudice ha dichiarato: «Per il 14 marzo 2013 sono stato convocato in udienza dinanzi al giudice tutelare di Roma ( presidente della sezione Tribunale ) per la "nomina di " amministratore di sostegno " non alla mia anziana madre o alla signora terminale in ospedale .. ma a me .  Chi sa capisce quanto grave sia questa iniziativa e comunque spiego per gli altri che significa togliere a un soggetto autonomia capacità di agire ed in crescendo intrappolarlo rapidamente ... nella direzione finale che è stata evidentemente tracciata dall'odio di chi credeva di poter mettere tutto a tacere Farlo a Paolo Ferraro significa esattamente quello che intuite e non servono parole». 

Se fanno questo ad un magistrato, reo di aver sfiorato qualcosa di oscuro, figuriamoci ad un comune cittadino. Bisogna capire che se toccano uno di noi (oppositori al sistema di potere vigente) toccano tutti e non possono permetterselo, non sono mica Dio. A mio avviso, invece le parole servono eccome. Infatti, lo stesso Ferraro ha detto pubblicamente, quello che avevo scritto e documentato già qualche anno fa. Altro che trattativa Stato & Mafia. 

Argomenta Ferraro: «Noi siamo un Paese di confine. Stragi, eversione, uccisione di magistrati per bene hanno caratterizzato gli ultimi 20-30 anni, ma nessuno ci ha mai detto il vero perché. Bene, adesso lo dice chiaramente un magistrato che ha pagato un prezzo scontrandosi contro i poteri forti. Falcone e Borsellino sono morti perché partendo dalla ricostruzione della cupola mafiosa, attraverso dati internazionali, meccanismi di analisi finanziaria, attraverso le dichiarazioni orali ma non registrate di Buscetta, attraverso un’analisi complessa erano arrivati a individuare un grumo deviato, una grande organizzazione criminale, internazionale, una realtà associativa sovranazionale… Furono uccisi perché quel livello di contrapposizione dello Stato a queste derive ed oligarchie sovranazionali non era compatibile con il progetto che doveva controllare gli Stati mediterranei e l’Italia. Ma questo non ve l’hanno detto. Ancora oggi vi raccontano della trattativa Stato- mafia».



L'entità occulta - Dichiarazioni esplosive non vi pare? Sappiate che le condivido appieno non su mere basi emotive, ma in base a riscontri oggettivi, assolutamente inequivocabili. Ripeto: le organizzazioni criminali propriamente dette, a partire da Cosa Nostra - ri-messa in sella dal Governo USA nel 1943 (presso l'archivio Casarubbea ci sono i documenti declassificati) a partire dallo sbarco in Sicilia alla strage di Portella della Ginestra - sono entità statali, ovviamente non riconosciute con un decreto. E ci mancherebbe. Detto in termini semplici: fanno il lavoro sporco per conto dello Stato. I terminali di collegamento diretto sono notoriamente i servizi segreti: attualmente Aisi ed Aise (ex Sismi & Sisde). Qualche anno fa, un generale ha dichiarato in audizione parlamentare (sottoposta a segreto) che lo Stato italiano ha pagato la 'Ndrangheta per le navi dei veleni". Ed è ormai noto che dietro la strage di via D'Amelio (19 luglio 1992) c'è l'attività illecita del Sisde. 

Sollecitato da Paolo Borsellino, nel 2009 denunciai pubblicamente a Palermo, dinanzi ad una vasta platea di pubblico, ed a fior di politicanti e di magistrati, il caso della centrale nucleare di Caorso. Uno smantellanento affidato dallo Stato (Sogin) mediante un affidamento privato - senza gara d'appalto - alla ditta Ecoge dei Mamone (organica secondo i rapporti della DIA alla 'Ndrangheta). Apro una parentesi: per la cronaca ho raccolto prove sull'affondamento di scorie nucleari da parte dello Stato Italiano già a partire dal 1968. A tutt'oggi non c'è un editore in Italia che abbia il coraggio civile di pubblicare un libro di inchiesta sul campo, frutto del lavoro di 4 anni a caccia dei navi dei veleni nel Mediterraneo.

Allora, per quale ragione sia il Governo Berlusconi che l'Esecutivo Monti non hanno fornito una risposta all’interrogazione parlamentare del senatore Elio Lannutti numero 4-06272, presentata il 17 novembre 2011? Forse, ai piani alti del potere tricolore, come sempre c’è qualcosa di oscuramente torbido da nascondere all’opinione pubblica?

Per l’omicidio di Melania Rea, il giudice Marina Tommolini ed il suo collaboratore, il maresciallo dei carabinieri Spartaco De Cicco, hanno subito a Teramo un attentato a testa ed avvertimenti particolari, tipici dell’intelligence dilettantistica del Belpaese. Più di tutto inquieta l'impunità garantita dallo Stato a chi delinque per conto delle alte sfere, a protezione di sette segrete, pedofili ed efebofili insospettabili, sadici e fanatici tutto compreso che infestano indisturbatamente anche il web. 

In passato numerosi magistrati sono stati eliminati spietatamente. Altri hanno subito attentati come nel caso di Carlo Palermo, costretto a lasciare la toga e Ferdinando Imposimato a cui hanno ammazzato un fratello. Recentemente il giudice di chiara fama Imposimato ha accusato il Bilderberg Group di essere dietro la strategia della tensione ed allo stragismo in Italia. 

Perché con Ferraro hanno usato un 'altra tattica? Forse perché il giudice ha diffuso e condiviso certe sue scoperte denunciate all'Autorità Giudiziaria, e, frettolosamnente archiviate dalla Procura del Repubblica di Roma? Per esempio, cosa accade da troppi decenni alla Cecchignola, e in decine di altre enclaves militari del Belpaese? Ne vogliamo discutere pubblicamente del massiccio traffico di droga nelle basi USA e NATO presenti in Italia, tollerato dalle autorità italiane? Per fare un esempio probante: alla base di Sigonella in Sicilia, da decenni Cosa Nostra è notoriamente in affari illegali con i vertici militari dello Zio Sam. Vogliamo spalancare il vaso di Pandora tricolore e quello a stelle e strisce? 

C'è qualche magistrato serio e determinato a scandagliare fino in fondo la situazione senza guardare in faccia a nessuno? C'è almeno un giudice a Berlino?

Purtroppo in Italia, attualmente, non esiste una vera opinione pubblica che abbia la forza di incidere e farsi sentire autorevolmente, ma masse più o meno manovrabili. Mi auguro di essere smentito presto dai fatti in controtendenza e che le persone la smettano finalmente di cazzeggiare tutto il giorno con il mouse. 

Nel frattempo, non dimentichiamo che il silenzio assordante è mafia!  Io so e ho le prove.

riferimenti:

 Parola di Paolo Ferraro

Omicidi e impunità militare in Italia

sito online di Ferraro


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