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domenica 6 novembre 2011

La BP, un anno dopo la Marea Nera ricomincia a trivellare nello stesso Golfo del Messico.


foto di  Bizmology.com
 Se vi dico: "Marea Nera", vi dice niente?
Bene, perchè ancora una volta una delle compagnie petrolifere più importanti al mondo,la British Petroleum, la stessa che l'anno scorso col suo pozzo Macondo causò il peggior disastro dell'industria petrolifera nel Golfo del Messico, dove tra l'altro continua ad affiorare in superficie petrolio identico a quello del pozzo Macondo ma, dicono,di provenienza ignota, dimostra chi è che comanda.

A disastro in corso nel 2010, il presidente Obama, aveva bloccato con una moratoria le trivellazioni in acque profonde.
Bene, mercoledì scorso, la BP ha ottenuto il primo permesso per trivellare in acque profonde nel Golfo del Messico (a poco più di 1 anno), dopo quel disastro ambientale senza precedenti con l'esplosione della piattaforma "Deepwater Horizon". La "Federal Bureau of Safety and Environmental Enforcement" ha approvato il permesso di trivellazione di esplorazione nel campo petrolifero di Kaskida della BP,situato al largo della Luisiana ad una profondità di 1800 m.(circa la profondità del pozzo Macondo). Poi ,sempre la settimana scorsa, la "Bureau of Ocean Energy Management" ha approvato un ulteriore piano di esplorazione dell'area, situata a 246 miglia a sud di Lafayette.

Ma la moratoria di Obama?

Superata dal "fatto" che la compagnia (dalle mani sporchissime) di bandiera britannica, sia ora in grado di soddisfare tutti gli standard di "sicurezza" che hanno subito "significative" restrizioni sin dal disastro del 2010 e che la stessa BP ha implementato con misure supplementari.    In poche parole, sicurezza innanzi tutto!   

Tra queste precauzioni e restringimenti per la sicurezza e la salvaguardia dell'ambiente (ormai fottuto da loro stessi) , si legge dalla documentazione presentata dalla compagnia stessa che, in caso di fuoriuscita di greggio, dal loro pozzo di prossima trivellazione, ci vorrebbero "solo" 184 giorni (6 mesi) per scavare un "realief well" (pozzo di soccorso) attraverso il quale, bloccare la perdita.

Evidentemente questo è abbastanza per ottemperare agli irrigiditi standard di sicurezza federale americana.
Anche perchè, non crediate siano loro i soli ad aver ottenuto permessi per scavare nuovi pozzi nella disastrata area della Marea Nera dopo l'incidente del 2010:

La shell ha avuto semaforo verde per un'ulteriore trivellazione di esplorazione in un'area già di proprietà della compagnia e la Exxon pure, per la trivellazione di un nuovo pozzo nell'area di Keathley, ad oltre 2100 m. di profondità, sempre al largo della Luisiana.

Infine, sono stati rilasciati permessi petroliferi a Noble Energy, BHP Billiton, ATP Oil and Gas e alla famigerata Chevron.   Mica potevano lasciar fuori quest'ultima... Questione di coerenza e rispetto dell'ambiente e della gente no?  Quando si dice "Gentlemen"...


Marco
 
fonti: Bizmology.com  e   al.com    

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