Tutti sono degli sbirri, spesso inconsapevoli di esserlo.
Non è necessario
indossare un’uniforme per essere uno sbirro, un servo dello stato, e neanche
portare armi addosso come fossero appendici per frustrati autoritari. Direi
anzi che gli sbirri con divise e pistole sono meno pericolosi proprio perché
riconoscibili in quanto tali. Ma quando tutta la società viene modellata sul
servilismo, sulla gerarchia e la competizione feroce, ovvero
sull’autoritarismo, allora si è certi che lo sbirro è anche il tuo vicino di
casa che ti controlla, o la massaia al mercato che indica il ladro di mele
all’autorità, o il genitore che ordina e punisce, o l’impiegato arrogante che
ti chiude lo sportello in faccia, o la maestra che addestra all’obbedienza e
all’adattamento borghese, o il prete che predica la rassegnazione, l’inazione e
la vana speranza, o il ragazzo ‘per bene’ che insulta l’immigrato, o la
segretaria che fa la spia con la miserevole speranza di ottenere un sorriso dal
capo… Lo sbirro sei tu.
Quando tutta la
società si fonda sulla gerarchia e sui ruoli, sul mito assurdo della legalità,
tutti sono degli sbirri, spesso inconsapevoli di esserlo. Li vedo tutti
orribilmente adattati, leccaculo e asserviti, inneggianti alla legge, proprio
come dei soldatini allineati e pronti a ricevere ordini e ad eseguirli, con la
smania patologica di farlo bene. Lo ‘sbirro dentro’ è ovunque, e ha la
particolarità di denunciare e criticare sempre le azioni e i pensieri di chi è
altrettanto sfruttato, e di difendere invece chi sta più in alto di lui,
sognando una ricompensa come fa ogni cane dopo un ordine eseguito bene. Dove
volete che conduca questa cultura militare e fascista? Non vediamo i risultati
ottenuti e che peggiorano sempre di più? Se esiste un’illusione perenne in
questa società, è quella di credere che ci si possa emancipare attraverso il
mantenimento di questa cultura ‘adattante’, che è una cultura che la scuola
innesta nelle innocenti coscienze e mantiene abilmente in vita attraverso la
manipolazione dei bambini. La scuola, cioè la fabbrica della massa servile, è
sempre attiva, perché senza servi non potrebbero mai esistere padroni e
ingiustizie.
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