di Gianni Lannes
Perché nel Belpaese delle banane le massime autorità in materia temono proprio un maremoto contro le coste di Campania, Calabria, Basilicata e Sicilia? Forse sono già al corrente delle conseguenze disastrose che le trivellazioni del vulcano attivo Marsili nel Mar Tirreno, provocheranno soprattutto in provincia di Salerno? Mettono le mani avanti a scanso di responsabilità? Per garantire la sicurezza effettiva basta impedire le trivellazioni a scopo di lucro di questo vulcano e le perforazioni sperimentali nei Campi Flegrei. Invece, ancora una volta, e come sempre, il popolo italiano, cittadine e cittadini sono trattati peggio di carne da macello. Basta un atto politico per prevenire certi disastri ambientali preannunciati. Bastava non concedere le autorizzazioni ministeriali. Ma cosa prevedono i piani di sicurezza o di emergenza oppure di evacuazione? Non è dato sapere. L'unica cosa che deve fare la Protezione Civile è la prevenzione dei rischi, proprio quella che latita. Comunque, la Natura non c'entra assolutamente, ma è la bieca irresponsabilità dell'uomo, anzi l'avidità criminale il problema, unitamente alla passività della popolazione. Bene, ora siete al corrente, soprattutto al Sud del Sud, già discarica dell'Europa.
http://www.iononrischio.it/
http://www.iononrischio.it/campagna-maremoto-io-non-rischio/mappe-interattive/
"Maremoto Io non rischio è la campagna per la riduzione del rischio maremoto promossa e realizzata dal Dipartimento della Protezione Civile, Anpas - Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, Ingv – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e Consorzio ReLUIS – Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica, in collaborazione con Ispra – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale e Ogs – Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale.
Si svolge in via sperimentale nella Provincia di Salerno nei quattro fine settimana di ottobre e coinvolge 28 comuni costieri visualizzati in questa mappa . La campagna è itinerante: ogni fine settimana di ottobre viene realizzata in contemporanea nelle marine e nelle piazze di sette/otto comuni costieri. Solo nel comune di Salerno si svolge tutti i fine settimana. Sono coinvolti circa 300 volontari di gruppi comunali e associazioni regionali di protezione civile della Campania e delle sezioni locali di otto organizzazioni nazionali".
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