Dalla zeolite giunge un rimedio naturale per proteggere e disintossicare i nostri organi dalle tossine che invadono quotidianamente il nostro corpo, combattere i radicali liberi, espellere i metalli pesanti ed altre sostanze dannose come i radionuclidi e lo ione ammonio.
La zeolite mantiene la salute, la migliora o la ristabilisce in casi di malattia. [Übersicht Hecht und Hecht-Savoley 2007, 2010].
Struttura chimica
Le zeoliti sono minerali di origine vulcanica che si sono formati milioni di anni fa dall'incontro di lava incandescente e acqua di mare. Hanno una struttura cristallina regolare e microporosa caratterizzati da una enorme quantità di volumi vuoti interni ai cristalli.
Questi minerali presentano una intelaiatura strutturale a base di alluminosilicato con cationi intrappolati all'interno di cavità a "tunnel" o a "gabbia": sono griglie cristalline composte da silicio (SiO4) e alluminio (AlO4). In queste griglie compatte di SiO4-AlO4, che sono a forma di rete, si trovano i cationi per esempio di calcio, magnesio, sodio e potassio in unione all’acqua cristallina (non libera H2O).
Il nome “zeolite” deriva dalle parole greche “zeo” = “bollire” e “lithos” = “pietra”, pertanto significa pietra che bolle e deriva dal fatto che, quando viene scaldata, libera acqua senza modificare la struttura dell’alluminosilicato e sembra che bolla.
Esistono più di 100 tipi diversi di zeolite, che possono essere raggruppate in quelle a struttura fibrosa, lamellare e cristallina sferica. A causa delle sue particolari proprietà, la Clinoptilolite, i cui cristalli hanno struttura lamellare, ha dimostrato negli anni di essere la più adatta per l’uso nella medicina umana e veterinaria. In Giappone le zeoliti sono state approvate come additivi alimentari fin dal 1996; 39 brevetti relativi all’applicazione delle zeoliti nell’uomo sono stati registrati in tutto il mondo dal 1986.
La clinoptilolite ha una struttura cristallina costituita da due tetraedri di SiO4 ed AlO4 legati mediante ponti ossigeno che genera ampi spazi liberi e canali nei quali possono essere accolti cationi e molecole relativamente grandi (Mumpton, 1983).
Le cariche negative delle unità alluminato e silicato sono neutralizzate dalla presenza di cationi quali calcio, magnesio, sodio, potassio ed in alcuni casi ferro.
Questi ioni possono essere facilmente sostituiti da altre sostanze quali metalli pesanti o ione ammonio (Semmens, 1983). Tale possibilità viene definita capacità di scambio cationico e rappresenta una delle caratteristiche preminenti della clinoptilolite.
Inoltre la sua caratteristica struttura elettronica e le cariche negative presenti in essa la rendono particolarmente attiva nel neutralizzare i radicali liberi e nell'adsorbimento di tossine (funzione di setaccio molecolare).
Storia
I giapponesi impiegarono la zeolite nelle vittime da radiazioni durante le esplosioni di Hiroshima e Nagasaki.
I russi sono stati fra i primi a sfruttare la capacità della zeolite di attrarre e trattenere gli ioni positivi, come i metalli pesanti e gli isotopi radioattivi: nel 1986, a Chernobyl, tonnellate di zeolite furono utilizzate per erigere barriere e per bonificare i terreni contaminati. In quell'occasione la clinoptilolite fu utilizzata anche per decontaminare le acque, e furono preparati biscotti e cioccolate alla zeolite da dare ai bambini colpiti dalle radiazioni per proteggerli dalle loro terribili conseguenze.
Il 15.04.11 i media comunicarono che anche a Fukushima si impiegò la zeolite, sia per protezione dalle radiazioni atomiche che per filtrare le acque.
In Giappone è da molto tempo usata come additivo alimentare e in Russia viene anche inserita nei concimi per l'agricoltura e nei mangimi animali con lo scopo di rafforzare il sistema immunitario degli animali da allevamento, regolare il metabolismo, prevenire l'infezione gastro-intestinale. Il risultato è una prole sana, una crescita sana, una buona salute generale. Essi hanno anche dimostrato in un gran numero di studi su animali un'aumento della fertilità e la nascita di progenie sana.
In Austria, il professor Wolfgang Toma dell'Ospedale di Villach, utilizza la zeolite in oncologia allo scopo di ridurre gli effetti collaterali della chemioterapia tradizionale.
In aggiunta alle numerose applicazioni industriali delle zeoliti (filtri per emodialisi, trattamento di acque potabili e di scarico, decalcificazione delle acque, ecc.) un brevetto è stato registrato in Giappone nel 1992 che dichiara che la zeolite, se addizionata a prodotti farmaceutici o cosmetici, aumenta gli effetti medici e cosmetici. Il brevetto riferisce inoltre che gli alimenti dimostrano maggiori capacità nutrizionali se addizionati di zeolite. Inoltre, è stata osservata una minore incidenza delle indigestioni. Tutto ciò è dovuto al fatto che l’ammoniaca, le tossine batteriche e le sostanze tossiche prodotte nella digestione delle proteine, grazie alla zeolite, vengono rimosse per adsorbimento con effetti positivi sulla digestione. Quando la zeolite viene utilizzata in prodotti cosmetici aiuta a liberare la pelle dalle tossine batteriche e dalle sostanze presenti su di essa; stimola inoltre la rigenerazione della pelle con un eccellente risultato da un punto di vista cosmetico. Anche l’azione farmacologia dei medicinali può essere incrementata per aggiunta di zeolite.
Funzionamento
Le zeoliti attualmente stanno suscitando tanto interesse in quanto la loro rigorosa struttura cristallina è composta da minuscoli canali diretti in tutte le direzioni che hanno una carica negativa e quindi consente l'assorbimento di numerose tossine che essendo perlopiù caricate positivamente (infatti i metalli pesanti sono cationi), vengono attirate dalla zeolite e intrappolate nei canali cristallini. Poiché la zeolite non viene assorbita dall'apparato gastro-intestinale, essa viene espulsa con le feci insieme a tutte le sostanze nocive che ha incontrato nel suo percorso.
Questo vale anche per le sostanze tossiche che si trovano già all'interno del corpo che vengono richiamate dentro il lume intestinale, come attirate da una calamita, con il risultato di una efficace disintossicazione sistemica.
L’influenza sull’intero organismo deriva quindi dall' equilibrio esistente fra questo e l’intestino.
A causa degli equilibri osmotici tra parete intestinale e il resto dell'organismo, più si sottraggono sostanze dall'intestino più l'organismo invia nel lume intestinale le stesse sostanze che ha accumulato a livello sistemico. La zeolite, quindi, attraverso il richiamo nel lume gastro-intestinale sottrae dall'intero organismo sostanze tossiche di varia natura. Queste sostanze sono presenti spesso nell'ambiente e possono venire a contatto con l'organismo diventando cause o concause di diverse disfunzioni fisiologiche, attraverso l'alterazione degli equilibri metabolici.
Inoltre nel processo di disintossicazione non vengono per nulla appesantiti i reni, cosa che invece accadrebbe con altre terapie.
Proprietà
I prodotti composti di zeolite clinoptilolite attivata, classificati come dispositivi medici, hanno la seguente classificazione codificata in EU: sostanze ad uso orale adatte ad assorbire/chelare e rimuovere sostanze dannose e tossiche nel tratto gasto-intestinale ( es. metalli pesanti, nitrosamine, ammonio, micotossine, cationi (radioattivi), pesticidi) riducendone l'assorbimento nel corpo. Funzionano anche come anti-ossidanti catturando radicali liberi e riducendo la formazione di ROS ( reactive oxygen species ).
La zeolite ha eccellenti proprietà di assorbimento, radioprotezione, decontaminazione, disintossicazione e disinfezione nel corpo umano , ma anche il vantaggio di introdurre in scambio ionico, in modo selettivo ma senza pericoli di sovradosaggio,de i minerali necessari alla vita degli esseri umani.
Questo minerale, nel suo viaggio lungo il canale digestivo assorbe sostanze nocive come: metalli pesanti, radionuclidi, sostanze chimiche provenienti dai cibi e dalle medicine, virus, batteri, funghi e loro tossine, tossine fermentative che derivano da una alimentazione scorretta e da una flora batterica in disequilibrio ed eccessi di acidità nell’organismo.
Ma non solo: la zeolite rilascia nell’organismo degli oligoelementi e minerali di cui esso necessita. Il corpo cosi viene disintossicato, de-acidificato e snellito e contemporaneamente rimineralizzato: i suoi depositi di minerali vengono di nuovo riempiti. Infatti la sua struttura cristallina contiene cationi quali calcio, magnesio, sodio, potassio ed altri oltre a molecole di acqua.
Ad ora nella zeolite si son riscontrati almeno 34 minerali , che spesso sono presenti sono in tracce, come necessita del resto un corpo vitale e altamente sviluppato.
Ancor più importante è che fegato e reni vengono alleggeriti, perché molte tossine vengono già “afferrate” nel canale digestivo e non raggiungono quindi la circolazione. Si possono notare anche benefici nel sonno: nel prendere sonno e nel dormire.
Per questo “alleggerimento” ringrazieranno anche i tessuti connettivi (depositi di scorie) : si fa pulizia e questo beneficia anche le cellule.
La zeolite stimola anche la funzione intestinale, pulisce l’intestino e di conseguenza la flora batterica e influenza positivamente l’aspetto della pelle e la tolleranza ai cibi.
Le zeoliti sono in grado di assorbire composti a basso peso molecolare (ad esempio idrocarburi, biossido di zolfo, ed ossidi di azoto) oltre che micotossine. Esse agiscono come setacci molecolari ed adsorbono gas e sostanze disciolte di determinate dimensioni, e quindi anche tutto lo smog che involontariamente ci "mangiamo".
La zeolite struttura microporosa costituita da migliaia di piccoli canali in grado di legare rilevanti quantità di tossine e metalli pesanti dannosi alla salute, come anche radicali liberi, nitrosamine, ione ammonio, micotossine, pesticidi e cationi radioattivi.
Risulta essere cosi una sostanza sia detossificante che antiossidante, oltre che assorbente, che viene eliminata con le feci dopo aver svolto la sua azione nel tratto gastro-intestinale.
Metalli Pesanti
I metalli tossici vengono da molti definiti come “killer subdoli” poiché si sostituiscono nell’organismo ai minerali necessari per la vita, alterando funzioni e strutture biologiche.
Il piombo sostituisce il calcio nel cervello, il cadmio sostituisce lo zinco e l’alluminio sostituisce il magnesio. La sostituzione permette ai sistemi enzimatici, vitali per la nostra salute, di continuare a funzionare, ma non di funzionare esattamente come prima. Il metallo incorporato causa infatti una o più alterazioni fisiologiche. Le reazioni non avvengono esattamente come prima, ma trovano una via alternativa, danno vita ad una variante che inevitabilmente determina delle conseguenze negative per l’equilibrio generale. L’organismo può rimediare a questa varianti se avvengono per un periodo limitato di tempo, tuttavia se perdurano abbastanza a lungo, non è più possibile porvi rimedio. Per questa ragione è opportuno seguire periodicamente un programma di disintossicazione. Per approfondire su dove sono e quali sono gli effetti leggi il Dossier sui Metalli Pesanti.
Numerosi studi mostrano come la zeolite è l'unica sostanza inorganica caratterizzata da un'alta capacità di scambio totale (0.64 - 0.98 mol/Kg), in grado di cedere i cationi liberi ( Na+, K+, Ca2+, Mg2+) e legare al loro posto i metalli pesanti, ioni ammonio, radioisotopi o altri cationi (Cd2+, NH4 +, Fe2+, Pb2+, Cu2+, Cs+, Sr2+). Questo è l'ordine di preferenza dei metalli attirati in u ntest eseguito: Pb2+>Cd2+> Cs+> Cu2+> Co2+> Cr3+> Zn2+> Ni2+>Hg2+.
Radicali Liberi
Inoltre, l’accumulo di metalli pesanti induce la formazione di Radicali Liberi (i metalli pesanti distruggono i legami molecolari e liberano Radicali Liberi), molecole chimiche estremamente pericolose per le nostre cellule tanto da essere soprannominate “killer cellulari”, responsabili dell'insorgenza o dell'aggravamento di molte malattie come diabete, malattie cardiovascolari, tumori ed invecchiamento precoce.
Normalmente, queste i radicali liberi sono rapidamente rimossi prima che possano causare disfunzioni cellulari ed eventualmente morte della cellula. Lo stress ossidativo e la manzanza di antiossidanti induce i radicali liberi a colpire i principali componenti cellulari come lipidi, proteine, carboidrati e DNA. Questo fenomeno è stato associato strettamente a una serie di patologie umane come malattie cardiovascolari, diabete, cancro e malattie neurodegenerative [Halliwell and Cross (1994); Bray (1999); Forsberg et al. (2001)].
Un'alimentazione sbagliata, una vita sedentaria, un'eccessiva esposizione al sole e agli agenti inquinanti e, soprattutto, il fumo di sigaretta, sono responsabili di questo eccesso che è chiamato, in linguaggio tecnico, stress ossidativo.
Uno studio effettuato in vivo su topi da Sverko V. et al. (2002) aveva evidenziato l'attività antiossidante della ZeoliteClinoptilolite Attivata mentre il Dr. Wolfgang Thoma e la Dr.ssa Claudia Gunzer dell'Ospedale Privato Villach (2002) hanno sviluppato una ricerca clinica con lo scopo di analizzarne la sua azione nell'organismo umano. Tutti i soggetti hanno dimostrato una concentrazione di idroperossidi più bassa nel sangue analizzata mediante il metodo F.R.A.S. (Free Radical Analytical System).
Data la presenza dei radicali liberi in molte patologie il Dr. Thoma ha svolto una successiva ricerca relativa all'osservazione clinica sull'uso della Zeolite Clinoptilolite Attivata un periodo di 15 mesi su numerosi soggetti affetti da una vasta gamma di malattie che andavano dai tumori maligni di differente origine (carcinoma del colon, carcinoma dei bronchi, mastocarcinoma, tumori delle ovaie, carcinoma pancreatico, carcinoma epatocellulare) a poliartrite cronica, coliti ulcerative, sclerosi multipla, infezioni persistenti (es: sinusiti) dermatiti, epatiti, cirrosi epatica e per applicazione topica nelle ulcere crurali, acne o anchebolle da scottature.
Nell'arco di 7 giorni la vitalità, le condizioni generali e l'appetito della maggior parte dei pazienti (circa il 70%) erano nettamente migliorate.
Radionuclidi
La terra possiede una radioattività naturale dovuta alle radiazioni che si sprigionano dalle rocce della crosta terrestre e dalle radiazioni che provengono dallo spazio.
Negli ultimi decenni, le esplosioni nucleari, i test atomici, i disastri di Chernobyl e Fukushima e le radiazioni prodotte dalle apparechiature mediche e industriali hanno contribuito ad aumentare la radioattività naturale portandola a livelli pericolosi per i viventi e per l'ambiente.
La nube radioattiva ha raggiunto anche l'Europa, e il pericolo legato al cibo globalizzato rischia di diventare realtà, soprattutto dopo che le autorità giapponesi hanno alzato il livello di gravità del disastro nucleare di Fukushima al apri di quello di Chernobyl. Per approfondire leggi il DOSSIER su Fukushima.
L’effetto radioprotettivo della zeolite clinoptilinte, è stato descritto da numerosi ricercatori, per esempio il fatto che vengano catturati 90Str, 137Cs, 60Ca, 45Ca, 51Cr ed altri radionucleidi nei pori delle griglie cristalline della zeolite clinoptilite (Paveliè und Hadžija 2003; Mumpton 1978; Mercer und Ames 1978; Novgorodtzev et al. 2010; Misaelides et al. 2010].
L’aggiunta della zeolite clinoptilite nel mangime dei polli ( 2,5 %, 5 % e 10 % di proporzione nel mangime) ha eliminato il Cesio 137 da tutti gli organi che sono stati sottoposti al test (fegato, reni e muscolatura) . Valcke, Mizik e Vitoriviè hanno osservato effetti decontaminanti della zeolite clinoptilite con una pplicazione preventive nelle 24 ore dopo l’irradiazione in ratti marroni.
Ione Ammonio
Uno degli esempi di utilizzo della zeolite, che dà risultati immediatamente visibili, è quello negli sportivi, specialmente in quelli che fanno un'attività estenuante come la maratona o le gare di ciclismo. Durante una gara massacrante come una maratona, oltre alla produzione di acido lattico che disturba la prestazione, l'organismo produce anche ammoniaca, che è tossica per il cervello ed è responsabile di molte delle crisi di fatica che chi ha provato questi sport ben conosce.
Inoltre dalla metabolizzazione delle proteine si producono composti ammonici derivanti dalla deaminazione degli aminoacidi che in parte vengono eliminati come urea ma che, se prodotti in quantità eccessiva, possono accumularsi e provocare una vera e propria intossicazione a livello del sistema nervoso centrale provocando confusione e sbandamento, come può avvenire per attività sportive che comportano uno sforzo molto intenso e prolungato, ad esempio nella maratona.
L'accumulo di ammoniaca a livello cerebrale comporta una modificazione del flusso sanguigno cerebrale e del metabolismo dalle strutture corticali a quelle subcorticali. Inoltre lo ione ammonio ha una diretta influenza sul sistema di di trasmissione del segnale eccitante/inibente attraverso meccanismi diversi che coinvolgono l'estrusione di cloruri e la funzione dei recettori post-sinaptici.
Nell'ambito dell'attività di scambio cationico della Zeolite Clinoptilolite Attivata particolarmente rilevante risulta quella relativa allo ione ammonio (1,2 - 1,5 mol/Kg) rendendola particolarmente utile per la diminuzione dei livelli ematici di ammoniaca.
Tossine
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Tutto ciò determina una miglior resistenza allo sforzo con conseguente aumento delle prestazioni sia fisiche che mentali. Pertanto risulta evidente che la possibilità di eliminare l’eccesso di ammoniaca in circolo crea i presupposti per un miglior rendimento del sistema nervoso centrale accompagnato da una maggiore lucidità durante la competizione.
L'eliminazione dall'organismo umano delle sostanze tossiche generate dal metabolismo e ancora di più di quelle che quotidianamente vengono immesse dall'esterno attraverso la respirazione, il contatto con la cute, i cibi o gli stessi farmaci, responsabili dell'insorgenza di varie patologie è quello che si propone la nuova medicina rigenerativa.
Questa strada consentirebbe di prevenirle ristabilendo l'omeostasi dell'organismo, una volta eliminate le cause dei danni, rigenerando così la funzionalità degli organi e ritardando anche l'invecchiamento. Le maggiori difficoltà incontrate sono legate però alla necessità di dover utilizzare rimedi di natura diversa per le singole patologie.
Molti prodotti di origine naturale, ad esempio vitamine o sostanze antiossidanti contro i radicali liberi, chelanti di metalli o adsorbenti di tossine, sono attualmente disponibili in commercio, ma una terapia preventiva contro tutte le sostanze tossiche dovrebbe prevedere l'utilizzazione contemporanea di detti mezzi terapeutici. Inoltre non tutti questi prodotti sono innocui e ben tollerati da tutti i soggetti; le stesse vitamine E ed A, ad esempio, è stato dimostrato che, se somministrate in alte dosi, possono risultare tossiche.
Una nuova strada è stata aperta da studi sull'uso di sostanze polifunzionali di origine minerale costituite da particelle attive, ma non assorbibili, di zeolite clinoptililoite in grado di interagire nell'intestino con gli equilibri presenti nell'organismo, svolgendo così un'azione selettiva di eliminazione delle sostanze tossiche ("spazzino") attraverso le feci, senza modificare i componenti fisiologici.
Modo d'uso
3 volte al giorno 30 minuti prima dei pasti principali e prima di andare a letto.
Zeolite non attivata: Vanno messi tre cucchiani (non di metallo) in un bicchiere d'acqua, lasciar riposare qualche ora (può anche prepararla la sera prima) e bere solo l'acqua in superficie. Poi rimettere l'acqua e usare la polvere rimasta sul fondo per le altre 3 assunzioni della giornata (coprendo il bicchiere con un tovagliolo o un piatto per impedire alla polvere di entrare).
Zeolite attivata: un cucchiaino in un bicchiere d'acqua, bere tutto il contenuto.
Zeolite Clinoptilolite Attivata
Per attivazione si intende in genere l'applicazione di un procedimento chimico, chimico-fisico o fisico a un materiale perché possa reagire più facilmente. Nel caso di particolari solidi caratterizzati dalla capacità di legare sostanze tossiche sulla loro superficie come il carbone, si cerca di incrementarne la porosità o di aumentarne la superficie attraverso la diminuzione delle dimensioni delle particelle.
Ciò consente di avere a disposizione un maggior numero di canali capaci di legare le sostanze tossiche. Recentemente è stato messo a punto un particolare processo di micronizzazione della zeolite clinoptilolite, oggetto di brevetto, realizzato sottoponendo il minerale ad un processo di collisione delle particelle fra di loro in mulini appositamente realizzati e brevettati, in modo che esse non venissero inquinate dai metalli.
Il risultato è l'aumento del numero di particelle con dimensioni ridotte, un incremento della loro superficie ed un'attivazione strutturale che consente loro di legare più velocemente e più stabilmente tossine, radicali e metalli, incrementandone l'attività. Infatti, partendo da una dimensione di circa 3 m2/g di Zeolite Clinoptilolite, dopo l'attivazione si raggiungono persino i 1000 m2/g.
In mulini particolari costituiti da dischi controrotanti ad altissima velocità le particelle di zeolite clinoptilolite vengono accelerate e fatte collidere fra di loro. Questo genera una micronizzazione molto spinta con enorme aumento della superlicie di contatto e di cariche negative superficiali.
Recenti studi sull’utilizzazione della zeolite clinoptilolite attivata hanno evidenziato la sua azione positiva sul sistema circolatorio, sulla pressione arteriosa, sul recupero dopo l’infarto o ancora sul sistema digestivo, sull’iperacidità gastrica e sulle ulcere duodenali.
L’azione della zeolite è stata anche studiata sui reumatismi, sulla cura delle infezioni renali e sul trattamento delle patologie dermatologiche presenti nei pazienti affetti da diabete, mentre altre osservazioni riguardavano l’applicazione diretta della polvere e numerose affezioni della pelle.
Zeolite Clinoptilotite: Nuovo adiuvante nella terapia anti-cancro
Esistono diverse ricerche scientifiche che dimostrano l'effetto anticancro e antiossidativo della zeolite clinoptiololite micronizzata. Per approfondire potete consultare direttamente il sito della National Institutes of Health National Center for Biotechnology Information e cercare "clinoptilolite".
Di seguito vi propongo due studi, con riferimento al testo originale, che dimostrano l'efficacia della zeolite.
1) Testo originale della ricerca
Ricercatori: PaveliĿ K, Hadzija M, Bedrica L, PaveliĿ J, DikiĿ I, KatiĿ M, Kralj M, Bosnar MH, KapitanoviĿ S, Poljak-Blazi M, Krizanac S, StojkoviĿ R, Jurin M, SubotiĿ B, ColiĿ M.
La zeolite clinoptilolite applicata a topi e cani affetti da una varietà di tipi di tumore ha portato ad un miglioramento dello stato di salute generale, il prolungamento della durata della vita, e riduzione della dimensione dei tumori.
L'applicazione locale di clinoptilolite al cancro della pelle di cani ha efficacemente ridotto la formazione e la crescita tumorale. Inoltre, gli studi tossicologici su topi e ratti hanno dimostrato che il trattamento non ha effetti negativi.
Le caratteristiche peculiari della zeolite clinoptilolite attivata sono costituite dalla capacità di legare, a livello intestinale, radicali liberi, metalli pesanti, ione ammonio e tossine, allontanandole dall’organismo, attività descritte nella definizione stilata dal Nomenclatore Europeo dei dispositivi medici.
Una combinazione con entità variabili dei quattro tipi di sostanze tossiche prima riportate è stata rilevata nei tumori nei quali esse possono svolgere la funzione di responsabili diretti nella loro insorgenza odi adiuvanti nella loro induzione, come dimostrato da numerose ricerche.
Materiali di silice naturali, compresi la zeolite clinoptilotite, rivelano molteplici attività biologiche, e sono già impiegate con successo come vaccino-adiuvante e per il trattamento della diarrea. In questo articolo si elaziona in merito ad una nuova applicazione della clinoptilotite in polvere come potenziale adiuvante nella terapia antitumorale. Trattamenti alla clinoptilotite di topi e cani, affetti da una molteplicità di tumori, hanno portato ad un miglioramento dello stato di salute generale, ad un prolungamento della durata della vita e ad una diminuzione della massa tumorale. L’applicazione locale di clinoptilotite in caso di carcinoma nei cani ha portato ad una riduzione della formazione del tumore e della sua crescita. Inoltre studi tossicologici sui topi e sui ratti hanno dimostrato che il trattamento non comporta effetti negativi.
Studi in vitro della coltura dei tessuti hanno dimostrato che la clinoptilotite tritata finemente comporta:
- Inibizione della proteina chinasi B (c-Akt)
- Provoca l’espressione di p21WAF1/CIP1 e p27KIP1-proteine inibitrici - tumore
- Blocca la crescita cellulare di molteplici linee-cellulari tumorali
I dati dimostrano che un trattamento alla clinoptilotite potrebbe influire sulla crescita del tumore, indebolendo i segnali vitali delle cellule tumorali e provocando la soppressione dei geni tumorali delle cellule trattate.
Gli effetti collaterali generati dalla radiooterapia sono legati all’elevata energia che viene assorbita dalle cellule circostanti la massa tumorale con formazione di radicali liberi che comportano un incremento dello stress ossidativo e dalla reazione infiammatoria locale, anche a livello del derma, che modifica la fisiologia cellulare. La capacità adiuvante della zeolite nella terapia antitumorale, chemio e radio, può essere quindi attribuita alla sua partecipazione alla sintesi proteica, alla capacità di contribuire alla costruzione del tessuto connettivo, all’azione adsorbente, al controllo del metabolismo del calcio nelle cellule da parte del silicio presente nella sua struttura ed infine all’azione antiossidante.
2) Testo originale della ricerca
Effetto della clinoptilolite sui materiali cellulari e i conseguenti effetti sulle cellule tumorali in vitro
Ricercatori: Katic M, Bosnjak B, Gall-Troselj K, Dikic I, Pavelic K.
La Clinoptilolite è una zeolite naturale nontossica con proprietà di uno scambiatore ionico e adsorbente. Studi precedenti hanno dimostrato che clinoptilolite potrebbe essere un coadiuvante nella terapia del cancro. Lo scopo di questo studio era quello di definire gli effetti della clinoptilolite nei mezzi cellulari sulla vitalità delle cellule e l'attività delle proteine â¿¿â¿¿chiave che regolano la sopravvivenza cellulare, la divisione cellulare e la risposta allo stress. Il numero di cellule vitali, sintesi di DNA e l'attività di EGF-R, PKB / Akt e NF? B è stata ridotta, mentre l'apoptosi è stata aumentata in cellule che sono state coltivate in terreno con supplemneted clinoptilolite. Questi risultati potrebbero essere dovuti a adsorbimento di alcuni componenti del siero, come FEG, da parte della clinoptilolite. Nel materiale trattato senza siero il ruolo predominante della clinoptilolite è quello di scambio cationico, influenzando i livelli di calcio e i percorsi di comunicazione dipendenti dal calcio. Questi risultati sono in linea con altri dati che confermano una maggiore apoptosi in cellule incubate nel materiale trattato. Insieme, i dati presentati qui dimostrano che la clinoptilolite influenza il microambiente cellulare attraverso meccanismi che dipendono dalle caratteristiche di adsorbimento e di scambio ionico di questo materiale.
Applicazioni dermatologiche
La pelle rappresenta una barriera protettiva dell’organismo nei confronti degli agenti atmosferici ed è caratterizzata da una bassissima permeabilità ai composti elettricamente carichi ed all’acqua mentre può essere attaccata da solventi e composti scarsamente carichi e quindi elettricamente neutri (es solventi organici come la trielina o creme costituite da una base di acidi grassi).
Proprio a causa di queste sue caratteristiche può subire attacchi da batteri che possono entrare nei suoi pori e da molte sostanze presenti nell’atmosfera quali polveri, metalli, sostanze acide, oltre che dalle radiazioni solari che possono dare origine ad eritemi, vere e proprie infiammazioni della pelle, dovute alla reazione dell’organismo che tenta di difendersi dall’acquisizione dell’elevata energia rilasciata dalle radiazioni stesse e che genera la formazione di radicali liberi che possono danneggiare la funzionalità delle cellule del derma. Si possono quindi avere infezioni della pelle come l’acne, gli eczemi e patologie fungine o infiammazioni con eritema.
La pelle può rappresentare anche una zona di accumulo di sostanze tossiche presenti nell’organismo come avviene nelle dermatiti generate da allergia da nichel dovute all’ingresso nell’organismo di piccole quantità del metallo rilasciato da monili a contatto con la pelle (es. orecchini e tutti gli oggetti che attraversano lo strato cutaneo nel piercing) che si accumulano in essa dando un eritema dovuto alla tossicità del metallo. Inoltre si possono verificare infezioni virali dell’organismo nelle quali i virus si localizzano a livello del derma in vicinanza delle terminazioni nervose, come nel caso deIl’Herpes zoster o fuoco di S. Antonio. Infine è stato dimostrato che vi è una diretta interazione tra le modificazioni della funzionalità intestinale e la presenza di acne.
Nella letteratura russa si trovano numerosi testi relativi all’impiego della zeolite clinoptilolite naturale nell’ambito della dermatologia: i pazienti curati con zeolite sommnistrata sia per via interna che in modo topico sulla cute sono guariti più in fretta e in un numero maggiore rispetto a quelli trattati con le terapie classiche. Fonte: K. Hecht, E. Hecht-Savoley: Klinoptilolith - Zeolith Siliziummineralien und Gesundheit. Spurbuch Verlag, 2008
La Zeolite contiene Silicio: L'Elemento Fondamentale alla Vita
Traduzione e sintesi da una informativa del prof Karl Hecht, medico e professore di neurofisiologia ed emerito professore di fisiologia e patologia clinica alla università di Humboldt (Berlino).
Cosa fa nel corpo umano la zeolite?
- Assorbe
- scambia ioni remineralizzando l'organismo
- funziona da catalizzatore
- autoregola l’organismo
- introduce biossido di silicio SiO2 (silice), che è’ un minerale arcaico di tutti gli esseri viventi.
Il silicio come è noto è il secondo elemento più diffuso – dopo l’ossigeno- su questo pianeta. Il SiO2, che in natura non si trova solo nella zeolite clinoptilolite, ma anche nell’argilla ed in alcune piante (per esempio nel bamboo, nelle ortiche e nelle conifere), è il mezzo curativo e cosmetico più antico della umanità
Il gruppo di ricerca russo intorno a M. G. Voronkov, nel 1975 pubblicò (in lingua tedesca) un libro: “ Il silicio e la vita” (Silizium und Leben), in cui vengono riportate ben oltre 5.000 fonti di letteratura scientifica.
La ricercatrice sul silicio, l’americana E. M. Carlisle pubblicò, tra il 1970e 1986, molti risultati scientifici. Nel 1986 la Ciba-Foundation diede luogo ad un simposio sul tema, di cui si pubblicò un volume.
Il silicio è l’elemento base della vita, senza l’SiO2 non sono possibili processi vitali, crescita e bioelettricità. Esseri viventi con carenza di silicio invecchiano e si ammalano in fretta.
Tra le funzioni fisiologiche principali dell’SiO2, troviamo:
• regolazione del metabolismo (funzione autopilota)
• eliminazione delle sostanze nocive dall’organismo (Detossificazione)
• regolazione della attività intestinale e quindi anche del riassorbimento dei principi attivi
• rafforzamento del sistema immunitario aspecifico nella matrice extracellulare
• allontanamento dei radicali liberi = azioni antiossidante
• accelerazione nella guarigione delle ferite
• effetto antiinfiammatorio
• rigenerazione delle membrane cellulare e dei mitocondri
• idratazione dei tessuti
• disinfezione
• effetto anti-aging (anti-invecchiamento)
• regolazione della funzione emolitica
• contro la distruzione delle isole pancreatiche causa aggressivi macrofagi
• azione antivirale e antibatterica
• effetto antimicotico
Da tempi immemorabili l’SiO2 viene definito minerale di bellezza e ringiovanimento, poiché ferma il processo di invecchiamento e può mantenere lisci capelli e pelle
Che succede quando prendiamo la zeolite?
Quando la zeolite raggiunge il tratto digestivo, questo è più o meno quel che succede:
- uno scambio di cationi contro i metalli pesanti e le tossine
- aumento generale dell’assorbimento
- detox generale grazie al processo fisico di superficie della zeolite naturale
- migliore riassorbimento delle sostanze che si trovano nel canale digestivo
- rilascio di liquido cristallino grazie alla guaina idratante della griglia cristallina della zeolite clinoptilolite naturale
- costituzione dell’idrossido di alluminio e del silicato di magnesio-alluminio, che vengono utilizzati come regolazione dell’equilibrio acido-basico nell’intestino
Il prof Hecht in un articolo riportato da Raum & Zeit del 2008 (nr 152) dice che lui (84 anni allora) e la moglie (73) da oltre 8 anni prendono 5-10 gr di zeolite al giorno. Il risultato è che non hanno più infezioni e hanno maggiori prestazioni mentali e fisiche.
ZEOLITE E DIGESTIONE
Nell’apparato digerente il tratto gastrointestinale rappresenta il sito di maggiore produzione di radicali liberi, composti contenenti un atomo caratterizzato dalla presenza di un elettrone non impegnato nella formazione di un legame e quindi molto reattivi.
L’ossidazione del tessuto muscolare (derivante dalla carne ingerita) nell’ambiente acido dello stomaco da parte della metamioglobina (Met-Mb) può provocare la formazione di quantità significative di radicali liberi.
La Met-Mb è presente nei tessuti muscolari e trasporta l’ossigeno alle fibre consentendone la contrazione.
Tenendo conto che la perossidazione lipidica gastrica (un processo, dovuto ai "o" “perossili”, che danneggia le cellule attraverso la distruzione dei lipidi di membra) rappresenta un fattore di influenza dello stress ossidativo (presenza di un eccesso di radicali liberi nell’organismo) derivante dalla nutrizione, risultano molto interessanti sostanze in grado di neutralizzarlo già all’atto della formazione.
In una recente ricerca è stata studiata la capacità della Zeolite clinoptilolite attivata di neutralizzare i radicali liberi prodotti dalla digestione delle proteine presenti nella carne a livello gastrico ed è stata evidenziata una sua notevole attività che si esplica attraverso due meccanismi contemporanei:
- neutralizzazione dei radicali liberi
- capacità di legare alcuni metalli in grado di catalizzarne la produzione durante la digestione (es. ioni rame Cu ), oltre alla Met-Mb che contiene un atomo di ferro in grado di agire come ossidante.
L’azione della Zeolite clinoptilolite attivata si esplica quindi rallentando e riducendo lo sviluppo della perossidazione lipidica e quindi interviene durante la produzione dei radicali liberi nella digestione. Somministrata dopo un pasto di carne non solo diminuisce la perossidazione lipidica gastrica ma lega anche i metalli che vengono rilasciati nell’intestino, in grado di catalizzare la produzione di radicali liberi oltre alla Met-Mb, prolungando notevolmente l’effetto antiossidante.
Zeolite e Spirulina nelle Allergie da Polline
Il prof. Karl Hecht è nato il 15.02.1924, è Professore Emerito di Fisiologia clinica e sperimentale presso l'Università Charitè, Humboldt di Berlino. I suoi campi di lavoro sono lo Stress, il Sonno, l'Ambiente e la Medicina Aerospaziale. Ha al suo attivo più di 800 pubblicazioni scientifiche, 42 Libri, 29 brevetti. Relatore di 172 tesi di Laurea. E' membro effettivo e membro onorario di molte Accademie Internazionali e di molte Associazioni di medicina e scienza.
Ha sperimentato per lungo tempo l'associazione di zeolite cIinoptilolite attivata e spirulina per la cura delle allergie da polline mettendo a punto un protocollo riportato qui di seguito:
Unire 2,5 grammi di zeolite clinoptilolite in polvere e 2,5 grammi di spirulina platensis in polvere (o compresse).
Mettere le polveri in un bicchiere di acqua e bere due volte al dì a distanza di 12 ore. (nel caso di compresse di spirulina assumerle insieme alla polvere di zeolite sospesa in acqua). L'assunzione totale è di 5 grammi di zeolite e 5 grammi di spirulina al giorno. Al di sotto dei 14 anni: 1,5 grammi di zeolite con 1,5 grammi di spirulina in un bicchiere d'acqua due volte al giorno (nel caso di comprese di spirulina assumerle insieme alla povere di zeolite sospesa in acqua). Non c'è sperimentazione su soggetti sotto i 4 anni. Il prof Recht consiglia di bere molto durante il protocollo.
Durata complessiva 40 giorni.
Per approfondire sulla Spirulina leggi Metalli Pesanti:Come disintossicarsi
Per approfondire sulla Spirulina leggi Metalli Pesanti:Come disintossicarsi
Bibliografia
Conferenza a cura del Prof. Manna dell'Università "La Sapienza" di Roma
my wellness warehouse
Libreria Nazionale Americana dell'Istituto Nazionale della Salute
Conferenza Karl Hecht, medico per la riabilitazione, professore di neurofisiologia ed emerito professore per patologia e fisiologia clinica sperimentale, alla Università di Humboldt di Berlino, Germania.
http://it.wikipedia.org/wiki/Zeolite
http://www.natsabe.it
http://www.erboristeriasauro.it
http://www.erboristeriarcobaleno.com
http://www.etisorb.eu/studio_scientifico_zeolite.pdf
http://www.erboristerie.com/article_info.php/articles_id/196
source:Dioni
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